Porto Pescara: Sospiri batte cassa ad Ancona

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“L’Autorità del Sistema portuale di Ancona deve subito erogare le somme necessarie per garantire il dragaggio continuo e costante, e dunque l’agibilità, del porto canale di Pescara”. Così Lorenzo Sospiri, capogruppo FI alla Regione Abruzzo.

“Non si tratta di una cortesia nei confronti di Pescara, bensì di un preciso dovere istituzionale avendo Ancona competenza sui nostri porti e disponendo delle somme necessarie, ovvero 800 mila euro”. A parlare è Lorenzo Sospiri, capogruppo FI alla Regione Abruzzo. ”Entro pochi giorni vogliamo avere le necessarie garanzie e rassicurazioni leggendo atti documentali. In caso contrario, una volta completate le procedure di insediamento in Regione, sarà nostra premura farci ricevere ad Ancona dall’Autorità stessa. Fermo restando che, come sempre sostenuto, altro impegno del nuovo Governo regionale sarà quello di uscire dall’Autorità marchigiana per entrare all’interno di un altro sistema portuale più consono e compatibile con quello abruzzese”,  spiega nella nota il consigliere regionale.

“Che il porto di Pescara avesse problemi di insabbiamento è cosa risaputa – sottolinea Sospiri – e lo sapevamo tutti anche a fine luglio quando durante un’audizione di Commissione venne fuori che l’Autorità del sistema portuale, che oggi disciplina tutti i porti abruzzesi, aveva escluso i nostri scali da qualunque fondo di investimento, dirottando ogni risorsa sui porti marchigiani. Un’esclusione che aveva penalizzato anche i lavori di costruzione dei due nuovi moli guardiani per i quali sono necessari 51 milioni di euro, a fronte di una disponibilità personale della Regione di appena 15 milioni di fondi Masterplan. All’epoca, a fronte della nostra sonora denuncia, l’intera compagine del Pd anziché salire sulle barricate e sbattere i pugni sul tavolo dell’Autorità portuale, pretendendo attenzione e risorse per gli scali portuali di Pescara, si è affrettata a smentire tali notizie affermando che i fondi non apparivano perché la Regione del Governatore D’Alfonso aveva già deciso, in modo autonomo, di finanziare le opere su porti nazionali con fondi regionali, ovvero con i soldi degli abruzzesi”. “Anche per il dragaggio del porto di Pescara – conclude Sospiri- non sembrerebbero esserci risorse che, invece, invece ci sono e parliamo di un tesoretto di 800 mila euro che va subito attivato per garantire la continuità del dragaggio dei fondali del porto canale senza soluzione di continuità . L’Autorità Portuale ha il dovere e la competenza specifica di garantire la piena fruibilità dello scalo pescarese”.