Pescara: qui è nata e qui muore la Democrazia Cristiana

Affollata conferenza stampa a Pescara dell’onorevole Gianfranco Rotondi, presidente dimissionario della Democrazia Cristiana, partito che da oggi cessa di esistere.

L’interlocutore privilegiato resta sempre lui, Silvio Berlusconi, punto di riferimento dell’Italia di ieri e dell’Europa di oggi, anche se il partito  è… partito, nel senso che non c’è più: la Democrazia Cristiana, nata a Pescara nel 2005, ivi muore nel 2019. A dare l’annuncio è il presidente dimissionario, Gianfranco Rotondi, che ha scelto Pescara non perché è qui che è stato eletto, ma appunto perché è la città ha dato i natali alla nuova Dc. Un partito che da oggi non c’è più, mentre resta al suo posto, alla Camera dei Deputati, nel gruppo di Forza Italia, lo stesso Rotondi. Gli altri, eletti ed elettori, sono liberi di andare, possibilmente scegliendo la casa del Cavaliere, un tempo nota appunto come Casa delle Libertà. Forte di un 3% un tantino sovradimensionato nei proclami, ma reso più umile dal riconoscimento del crollo di ogni velleità di governo, la DC chiude la porta, sbattendola in faccia soprattutto a Matteo Salvini, populista supremo, condannato senza appello nell’affollata conferenza stampa di Pescara proprio dal presidente della Dc Gianfranco Rotondi.

 

“A Pescara la Dc è stata determinante per la vittoria di Carlo Masci, continueremo a batterci per far vincere altri 100 Masci in tutta Italia, ai quali daremo il nostro supporto. A raccogliere l’eredità della Dc è la fondazione Fiorentino Sullo, alla quale devolviamo il nostro nome e il nostro simbolo, che diventerà Fondazione Democrazia Cristiana con lo scudo crociato. Diventiamo un partito non partito, come i radicali. Quello che ci sta ammazzando è la mancanza di cultura politica, si vota quello che un tempo avremmo giudicato una macchietta. Non non faremo attività di partito, ma voteremo chi rappresenterà le posizioni a noi più vicine”.

Eletto alla Camera dei Deputati nel 2018, nella lista di Forza Italia, nel plurinominale Abruzzo1, Rotondi dal 2017 è titolare del nome e del simbolo della Democrazia Cristiana. Alle ultime regionali in Abruzzo, Rotondi con la DC si presenta in lista con l’UDC e IdeA di Gaetano Quagliariello raccogliendo il 2,88% con un seggio spettante all’UDC.

Il servizio del Tg8