Il giovane pescarese Luigi Giacomo Passeri, arrestato al Cairo, potrà tornare in Italia solo quando sarà emessa la sentenza di condanna definitiva
Lo prevedono gli accordi internazionali tra l’Italia e l’Egitto lo ha ribadito anche il ministro degli esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, rispondendo con una lettera al sindaco di Pescara, Carlo Masci, che chiedeva delucidazioni sulla vicenda del 32enne pescarese.
Il giovane è stato arrestato dalla polizia del Cairo il 23 agosto del 2023, dopo essere stato trovato in possesso di alcuni grammi di stupefacenti. La magistratura egiziana lo ha condannato a 25 anni per traffico internazionale di droga.
Da tempo i familiari del ragazzo, preoccupati per le notizie che Passeri è riuscito a far filtrare inviando sporadiche lettere a casa, sollecitano l’intervento del governo per farlo rimpatriare. La politica intanto ha più volte acceso i riflettori sulla vicenda, tra richieste di interrogazioni parlamentari e mozioni specifiche approvate dal Consiglio comunale di Pescara su iniziativa della consigliera Pd Michela Di Stefano.
Ora l’ultimo tassello dell’intricata vicenda è la lettera del ministro Tajani in risposta ai chiarimenti del sindaco di Pescara Carlo Masci.