Pescara: parola ai cittadini sugli orari della movida

In vigore, da oggi, l’ordinanza del sindaco di Pescara sugli orari di chiusura di bar, ristoranti e locali della movida. Il Tg8 tra i cittadini molti dei quali d’accordo con la decisione del sindaco Masci.

Il provvedimento, che dispone orari diversi in base alle zone, sarà in vigore da oggi al 7 luglio. Nel dettaglio l’ordinanza del sindaco Masci prevede che i locali possano restar aperti dalla domenica alla giovedì dalle 6 alle 00,30 mentre venerdì e sabato dalle 6 alle 1,30. Così la mappa cittadina: per la zona limitrofa a Piazza Muzii, via Battisti – via Piave – via Mazzini – via Forti – via Goito – via Curtatone – via De Cesaris – via Minghetti – via Poerio – piazza Muzii – piazza Santa Caterina – via Quarto dei Mille – via De Amicis; zona centro storico, via delle Caserme – largo dei Frentani -via dei Bastioni – corso Manthonè – via Catone – via Corfinio – via Petronio – via Flaiano – piazza dell’Unione – piazza Garibaldi.

Per le altre zone della città, apertura dalla domenica al giovedì dalle 6 all’una del giorno successivo, venerdì e sabato dalle 6 alle 2 del giorno successivo.  Non sono tenute al rispetto dei limiti orari le attività artigianali (gelaterie, pasticcerie, piadinerie, cornetterie, ecc…) e le attività di commercio al dettaglio su aree pubbliche (posteggi isolati e commercio itinerante), per cui però è consentita la sola vendita per asporto.

Nell’ordinanza viene anche inserito il “divieto di stazionamento degli avventori nelle immediate vicinanze delle attività di somministrazione di alimenti e bevande dopo la chiusura delle stesse”.

La decisione sta facendo discutere da giorni: contro le nuove misure – ora che l’Abruzzo è in zona bianca e con Pescara che presenta dati sanitari tra i migliori d’Italia – si sono schierati gli operatori e le associazioni di categoria, che, vista l’emergenza economica dovuta alla pandemia, chiedevano di evitare limitazioni orarie così da favorire la ripartenza. E i cittadini?

Nel nostro mini sondaggio sembrano essere, per lo più, d’accordo con l’ordinanza del sindaco Masci anche se non mancano i pareri contrari. “Una ripartenza graduale che riduca il rischio contagi”, dice qualcuno, altri: “E’ bene dare dei limiti di orario per evitare assembramenti e, non di rado, risse di chi ha alzato troppo il gomito”. C’è, però, chi non è d’accordo: “Siamo in zona bianca dunque i limiti di orario sono inutili, bisogna tornare lentamente alla normalità e i giovani hanno diritto a riprendersi la propria vita dopo un periodo di rigide restrizioni”.

Al centro del dibattito c’è l’annosa questione dei residenti di piazza Muzii – distretto food and beverage più grande d’Abruzzo, nel cuore del capoluogo adriatico – che da tempo si lamentano per la confusione e i rumori. Se la scorsa estate l’emergenza sanitaria aveva consentito orari più rigidi (solo ad agosto erano stati più ampi), quest’anno, con il passaggio in zona bianca, operatori e associazioni di categoria (Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Cna) auspicavano che la priorità fosse esclusivamente il rilancio dell’economia. L’associazione Pescara Viva, attraverso i social, ha chiesto “all’unanimità le dimissioni immediate del sindaco e dell’assessore al Commercio” ed ha parlato di “danno economico al turismo, perché nessuno vorrà andare in vacanza nell’unica città d’Italia rimasta col coprifuoco”.