Pescara: “Museo Colonna nel degrado”

Dal capogruppo di “Pettinari sindaco” a Pescara Massimiliano Di Pillo, riceviamo e pubblichiamo:


In Via Gramsci a Pescara dal 1953 esiste un edificio, che nell’architettura pescarese ha rappresentato in varie epoche, punti di riferimento  importanti per la citta.
L’edificio in questione costruito dall’architetto razionalista Eugenio Montuori, è stato prima “Azienda di soggiorno”, poi successivamente università, e più precisamente sede di facoltà di “lingue e letterature straniere”, per poi diventare sede di “economia e commercio”. Dopo la costruzione del polo universitario a Viale Pindaro, la stessa struttura è diventato museo e più precisamente il “Museo Vittoria Colonna”. Inaugurato con una bellissima mostra di Chagall nel 2002, al proprio interno custodisce opere di Brindisi, Carrà, Guttuso, Mirò, Picasso, Misticoni, rendendo la stessa struttura punto di riferimento per la cultura contemporanea, meritando il suffisso di “Museo di arte moderna”.
Successivamente, dopo un abbandono per problemi tecnico strutturali, durante la pandemia diventa punto di riferimento per l’intera città, occupando l’edificio come una sorta di magazzino del materiale occorrente per superare quel periodo che tutti difficilmente dimenticheremo. Finità l’eccezionalità del COVID, la struttura viene definitivamente abbandonata, per poi essere presa in considerazione dall’assessorato alla cultura quale punto di riferimento per un progetto di riqualificazione dell’intera area, capace di compenetrare arte, cultura e natura tra i giardini esterni di di P.zza Primo Maggio e lo stesso Museo Colonna. Tale progetto viene definito dall’Assessore alla Cultura del “Masci1 Maria Rita Carota “una delle iniziative e dei progetti più importanti della nostra consiliatura”. Era il 24 aprile del 2024, pochi giorni prima delle elezioni poi svoltesi a giugno del 2024.
A distanza di 15 mesi le condizioni del Museo Colonna sono quelle che miseramente può osservare qualunque cittadino o turista che si trovi a passare sul lungomare, dove i rovi addirittura stanno invadendo persino il marciapiede. Da cittadino oltre che da amministratore, provo imbarazzo e rabbia nel sapere che un’amministrazione pubblica abbia usata tale importante struttura a fini spudoratamente elettoralistici, per poi lasciarla nel degrado più totale, nonostante ad ottobre del 2024 la stessa amministrazione abbia concorso a diventare “Capitale dell’arte contemporanea” per l’intera penisola italiana.
L’ennesima figuraccia che, nonostante questo patrimonio, siamo riusciti a fare con questa amministrazione di incapaci e di inadatti a gestire una città nell’oblio da troppo tempo.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.