Pescara: il sindaco spegne le serate a Pepito Beach, volume troppo alto si corra ai ripari

L’ordinanza di Masci si basa sui controlli eseguiti dall’Arpa durante due serate di festa e dispone «la sospensione dell’intrattenimento musicale e/o l’utilizzo degli impianti elettroacustici e attuare adeguati interventi di bonifica e di adozione di ogni utile accorgimento tecnico/funzionale e organizzativo finalizzato a ricondurre il rumore, entro i limiti previsti dalla normativa vigente».

Questo il passaggio fondamentale della relazione dell’Arpa trasmessa al Comune: «Il controllo fonometrico, operato nella serata di venerdì 30 maggio e nella notte tra sabato 31 maggio e domenica primo giugno ha prodotto le seguenti risultanze: è stato riscontrato il superamento, nel periodo notturno, del valore limite differenziale nella modalità di misura “a finestra aperta”, per la musica amplificata e il rumore antropico provenienti dallo stabilimento balneare Pepito Beach». L’ordinanza impone ai gestori «la sospensione dell’intrattenimento musicale e/o l’utilizzo degli impianti elettroacustici e attuare adeguati interventi di bonifica e di adozione di ogni utile accorgimento tecnico/funzionale e organizzativo finalizzato a ricondurre il rumore, entro i limiti previsti dalla normativa vigente». E sui gestori pesa la «dimostrazione dell’avvenuta esecuzione di adeguati interventi tecnici funzionali ed organizzativi che consentano il rientro del valore limite differenziale negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno come dettato dalla normativa vigente».

Il gestore può impugnare l’ordinanza al Tar entro 60 giorni. Nel frattempo, Asl e polizia locale sono incaricati al controllo della «regolare esecuzione» dell’ordinanza.