Pescara: idrocarburi in mare, ma è una simulazione antinquinamento

La Capitaneria di Porto di Pescara ha coordinato una complessa esercitazione denominata Pollex 2023: l’obiettivo è testare l’organizzazione del Piano Locale Antinquinamento

L’operazione è servita a verificare il livello di efficienza dei dispositivi antinquinamento e la reattività del personale della Sala Operativa, nell’ottica di un più ampio addestramento del personale che potrebbe essere chiamato quotidianamente a fronteggiare eventuali possibili situazioni emergenziali reali.

È stato simulato il lancio dell’allarme da parte del comandante di un motopeschereccio che, a circa 5 miglia dalla costa, è stato speronato da una nave mercantile causando lo sversamento in mare degli idrocarburi presenti a bordo. A seguito dell’impatto, il comandante del motopesca ha comunicato che due membri dell’equipaggio erano caduti in mare riportando probabili fratture agli arti e che l’imbarcazione aveva subito un importante squarcio su una paratia, con fuoriuscita di idrocarburi dai serbatoi e imbarco di acqua nello scafo.

Immediata l’attivazione del Piano Operativo Locale di pronto intervento contro gli inquinamenti marini da idrocarburi e altre sostanze nocive e l’invio in zona della Motovedetta della Capitaneria di porto che, individuata e confermata la presenza di idrocarburi in mare, ha provveduto al recupero a bordo e al successivo trasferimento in banchina dei malcapitati. Ad attenderli, personale del Nucleo Nostromi inviato a terra per gestire la viabilità portuale e lo sgombero della banchina dove è avvenuto lo sbarco dei “naufraghi” insieme al personale del 118, su richiesta della Sala Operativa di Pescara.

La chiazza d’inquinamento è stata contenuta, confinata e rimossa meccanicamente dal rimorchiatore Fortitudo della società Castalia S.p.A. per conto del Ministero dell’Ambiente attraverso l’utilizzo di panne galleggianti e successiva rimozione meccanica a mezzo di sistemi specifici denominati skimmers.

Su richiesta della Sala Operativa di Pescara è stato allertato il personale della Società Servimar che ha concorso alle operazioni antinquinamento.

La buona riuscita dell’esercitazione ha confermato le capacità operative degli uomini e dei mezzi della Guardia Costiera di Pescara che hanno dato prova di sapere condurre un’azione sinergica nel fronteggiare l’emergenza e garantire la tutela dell’ambiente marino e costiero.