Pescara festeggia l’ingresso in zona bianca tra musica e prevenzione dell’udito

Musica, applausi e balli: così Pescara festeggia l’ingresso in zona bianca. A piazza Salotto grande successo per l’evento organizzato dall’Istituto Acustico Maico, per unire festa e salute dell’udito.

Una vera e propria festa, con sorrisi, divertimento e tanta buona musica per festeggiare il ritorno in zona bianca. In una piazza Salotto gremita, è stato un successo l’evento live organizzato dall’Istituto Acustico Maico, che domenica scorsa ha regalato alla città di Pescara un pomeriggio di musica e prevenzione sulla salute dell’udito.

Anziani, adulti e bambini: tutti insieme a popolare il centro città per celebrare il ritorno alla (quasi) normalità, battendo lo scatenato ritmo della marching band Mo’ Better Band, che per oltre due ore si è esibita per festeggiare insieme, a ritmo di musica.

Nel corso della giornata, tantissime persone si sono fermate al punto di ascolto Maico, per chiedere informazioni ai tecnici audioprotesisti, i professionisti dell’udito, presenti in piazza per rispondere alle tante domande dei cittadini sul tema dell’udito.

«Siamo qui innanzitutto per ringraziare i nostri cittadini e le nostre istituzioni – ha commentato Mauro Menzietti, amministratore dell’Istituto Acustico Maico. Pescara è la nostra città, la culla della nostra azienda, mio padre ha iniziato qui 65 anni fa e dunque noi dobbiamo tanto a questa comunità. Per questo vogliamo dare un segnale positivo di festa, offrendo a tutti la possibilità di approcciarsi a un argomento così delicato, con leggerezza. In questo momento di altissima sensibilità verso i problemi uditivi, diamo alla gente la possibilità di incontrarsi e stare insieme, per avere risposta alle tante domande che i cittadini vogliono porre agli esperti. Pescara è la nostra capitale dell’udito, che da 12 anni ospita le nostre iniziative di sensibilizzazione: portiamo in piazza l’evento Nonno Ascoltami, siamo interlocutori del Ministero della Salute e ambasciatori dell’Italia presso l’OMS, Organizzazione mondiale della Sanità».

«Oggi ci riprendiamo un po’ della libertà che in questo anno e mezzo non abbiamo avuto – conclude Menzietti – senza dimenticare quello che abbiamo passato e dunque prendere questa libertà con grande attenzione, prudenza e responsabilità».