Pescara: alle 18 il funerale della movida, altro che Carnevale!

Le esequie della città di Pescara si terranno alle 18 in piazza Muzii. È quanto si legge nei necrologi affissi sulle vetrine dei locali dagli esercenti della zona della movida pescarese, uniti nella decisione di tenere chiuse le proprie attività per Carnevale.

Vogliono così riportare l’attenzione dell’Amministrazione comunale sull’agonia degli esercenti, causata dalla lunga serie di ordinanze sugli orari di chiusura notturna dei locali del centro cittadino. Complice anche una legge datata 2001 che vieta di somministrare alcolici in strada dopo la mezzanotte, Confartigianato ha lanciato un appello al Comune per evitare la morte commerciale e turistica della città, come spiegato da Fabrizio Vianale, direttore di Confartigianato di Pescara.

 

«Abbiamo ascoltato gli esercenti della zona e siamo tutti concordi nel dire che occorre invertire la rotta», ha dichiarato Fabrizio Vianale, direttore di Confartigianato Pescara. «Pescara è una città dinamica e vitale e non possiamo rischiare la morte commerciale e turistica della città. È una iniziativa spontanea degli esercenti. Noi abbiamo chiesto un incontro con Sindaci, presidente del consiglio comunale e capigruppo».

Invertire la rotta è necessario per evitare la desertificazione della città, anche secondo Filippo De Bonis, uno degli esercenti della zona di Piazza Muzii, già fortemente provati da due lunghi anni di pandemia.

«Sono due anni che riorganizziamo le nostre attività in funzione di ordinanze che si inseguono ogni quindici giorni», ha aggiunto Filippo De Bonis, titolare di un locale nella zona di Piazza Muzii. «Gli stessi fornitori ci hanno fatto notare che la clientela si sta spostando nelle zone limitrofe di Chieti scalo, Francavilla al Mare e Montesilvano, dove c’è più libertà di passare una serata senza vincoli di orario così penalizzanti come a Pescara.»