Pescara, degrado Parco Florida: il Presidente Sospiri chiede maggiori controlli

“Il Parco Florida deve tornare a essere patrimonio dei cittadini, dei bambini, dei nonni, delle famiglie, degli adolescenti che vogliono trascorrere qualche ora di svago dopo la scuola. Che significa garantire la sicurezza e il controllo da parte delle Forze dell’Ordine contro le bande che ieri sera affollavano larghe zone del parco trafficando in modo sospetto con quelle che, si presume, potessero essere sostanze stupefacenti”.

Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri che ieri sera ha richiesto personalmente l’intervento delle Forze dell’ordine in riferimento a una situazione di forte criticità che si stava registrando al Parco Florida.

“Ovviamente, prosegue il Presidente nella nota, ringrazio il Prefetto e le Forze dell’Ordine che, dopo la mia segnalazione, sono intervenuti in massa, identificando, fermando e allontanando dal parco quei soggetti, ma è chiaro che l’intervento-spot, utile nell’immediatezza del momento, non basta. Chiedo dunque una riunione del Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza per programmare una serie di misure drastiche e sistematiche che, entro breve, e di questo sono convinto, ci consentiranno di riportare tranquillità e vivibilità nel quartiere”.

“Eravamo nel pieno pomeriggio, poco prima delle 17.30, e con il mio cane, come tanti altri cittadini, ho approfittato della domenica per fare quattro passi nel nostro centro cittadino, finendo nel Parco Florida, una storica area verde situata nel cuore del territorio, tra via Regina Elena e via Regina Margherita – ha spiegato il Presidente Sospiri -. Quindi era ancora presto, anche se già buio per le giornate più corte. Peccato che già a quell’ora nel parco non ci fossero più né bambini, né ragazzi né i nonni, ma solo un affollato gruppo di extracomunitari che ha di fatto occupato l’intero lato monte del parco, accampati sulle panchine, accanto ai cespugli, ai cestini portarifiuti, con un fare chiaramente sospetto, lasciando facilmente immaginare la presenza di strani traffici, unitamente al continuo via vai di persone, soprattutto giovani, che dopo aver scambiato una parola con il gruppo di soggetti sospetti, si allontanavano. Dopo aver assistito per lunghi e interminabili minuti a tale modus operandi ho deciso di allertare Prefetto e Forze dell’Ordine, sospettando che la presenza di quel gruppuscolo di persone celasse qualcosa di molto più grave, soprattutto ascoltando le lamentele quotidiane di decine e decine di cittadini che da anni denunciano la presenza di un fiorente spaccio di droga all’interno del Parco, un traffico che di fatto ha messo in fuga tutti gli altri potenziali utenti del Florida, oggi alla mercè di chi evidentemente fa un uso illegittimo della struttura. La scena alla quale ho assistito ha evidentemente confermato la veridicità, o quantomeno il sospetto, di quanto denunciato dai cittadini. Ovviamente – ha aggiunto il Presidente Sospiri – ho subito segnalato la grave problematica al Prefetto, considerando che quelle presenze all’interno di un parco cittadino influiscono negativamente sulla percezione stessa di sicurezza da parte dei cittadini, e ho chiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine, intervento che è stato immediato, con Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia municipale che sono arrivati in massa, provvedendo all’identificazione di tutti i presenti e alle successive azioni di contrasto alla criminalità. E chiaramente ringrazio tutti coloro che ieri hanno fatto sentire in modo tangibile la presenza e la vicinanza delle Istituzioni ai cittadini, ma è evidente che un’operazione spot non è sufficiente, il problema va risolto in maniera drastica e definitiva, restituendo lo storico Parco Florida alla piena fruibilità della città e delle famiglie, quell’area verde non può essere terra di nessuno. Per tale ragione chiedo formalmente la convocazione di un Tavolo del Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza per l’adozione delle misure di contrasto al degrado e alla criminalità che riporti la serenità adeguata e il rispetto delle regole e delle leggi dello Stato italiano nel quartiere”.

 

Fabio Lussoso: