Pescara, “Casa Rustì” chiude per aprire fuori regione

“Casa Rustì” in piazza Salotto a Pescara, dopo circa quattro anni di attività, chiude i battenti

Domenica scorsa, come riportato sulle colonne del quotidiano “il Centro” i titolari Stefano e Christian Fedele hanno chiuso definitivamente il loro locale di arrosticini che portava avanti il brand abruzzese firmato Ilca Carni. I due imprenditori sono pronti a riaprire fuori regione. Troppi vincoli burocratici legati all’installazione dei dehors, ha sottolineato al Tg8 Stefano Fedele, ci hanno fatto prendere questa decisione. Con il gruppo Ilca Carni, ha sottolineato il giovane imprenditore, diamo lavoro ad oltre 100 dipendenti e per noi l’apertura di questo locale rappresentava una opportunità per la città.

Sul locale, come si ricorderà un anno e mezzo fa si sono accesi i riflettori per via della vicenda di Yelfry Rosado Guzman, il cuoco dominicano, all’epoca 23enne, raggiunto da cinque colpi di pistola sparati la mattina della domenica delle Palme dal cliente Federico Pecorale.

“Un’altra attività commerciale che chiude nel cuore della città a causa, come riferisce la famiglia Fedele, dei lacci burocratici che hanno ristretto gli spazi del dehors: solo 7 metri all’esterno, impossibile resistere”. Ha aggiunto ancora Stefano Fedele

Interpellato telefonicamente, l’assessore comunale Alfredo Cremonese, nell’esprimere massima vicinanza ai fratelli Stefano e Christian Fedele, che conosce personalmente da anni, li ha ringraziati per quanto fatto ed ha sottolineato che l’autorizzazione dei dehors non compete alla politica in quanto esistono dei regolamenti tecnici che fanno riferimento a leggi nazionali sul rispetto delle norme igienico sanitarie. Per arginare i vincoli burocratici, così come è stato fatto in altre vie del centro, ha aggiunto ancora l’assessore, si dovrebbe ricorrere a strutture movibili da rimuovere la sera dopo l’orario di chiusura.