Pescara: “Carrozzine determinate” invita il sindaco ad una passeggiata, su carrozzina, all’ecospiaggia

Una passeggiata empatica su una carrozzina riservata al sindaco di Pescara: è la proposta che arriva dall’associazione “Carrozzine determinate” dopo il botta e risposta legato all’ecospiaggia recentemente inaugurata lungo la riviera nord di Pescara e definita “gioiello d’inclusione”.

«Questa spiaggia non ha nemmeno i requisiti minimi per essere considerata accessibile», smentisce con un comunicato l’associazione Carrozzine determinate, che per voce del presidente Claudio Ferrante, invita il sindaco a provare sulla propria pelle i disagi legati all’assenza di inclusione .

La polemica nasce anche dal paragone con la spiaggia inclusiva di Montesilvano, “Mare senza barriere”, divenuta in breve tempo modello di totale accessibilità.

Immediata la nota da Palazzo di Città con le parole del vicesindaco Gianni Santilli: “Il presidente di Carrozzine determinate con i suoi attacchi dimostra un livore che poco ha a che fare con la dichiarata funzione di un’associazione che dovrebbe essere al fianco di chi vive la disabilità, per favorirne le opportunità di relazione e di inclusione. In questo modo non si colpisce certamente il Comune di Pescara ma invece, ed è ciò che fa specie maggiormente e appare una vera contraddizione, si offendono proprio i ragazzi dell’associazione di volontari Sport 21. Quest’ultimi  andrebbero al contrario sostenuti e apprezzati proprio perché, al contrario di chi paradossalmente preferisce solo spargere veleno, non solo superano le difficoltà della disabilità con determinazione, ma si dedicano addirittura agli altri con impegno, incoraggiando chi vive sulla propria pelle gli stessi limiti”.

“Noi abbiamo creduto in questa iniziativa con la Fater – ha detto l’assessore alle Politiche per la disabilità Nicoletta Di Nisio – perché ha proprio l’obiettivo di includere e  può certamente migliorare negli anni. Credo che le polemiche non giovino ma, al contrario, introducano ulteriori barriere di cui non abbiamo bisogno, soprattutto in questa fase storica già molto complicata”.