Pescara: aggressione in ospedale, l’Ugl chiede presidi di sicurezza

L’ennesima aggressione ai danni di un infermiere registrata all’Ospedale di Pescara ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

Come è noto, nel reparto di ortopedia del nosocomio pescarese un 50enne, già denunciato per lesioni ai danni del personale sanitario, è tornato in quelle stesse corsie dove 24 ore prima aveva picchiato un infermiere di 29 anni con pugni al volto mandandolo in Pronto Soccorso. Lunedì scorso, il 50enne, si era reso protagonista di un’altra aggressione. “Ancora una volta, ha affermato Gianna De Amicis dell’UGL, ci troviamo di fronte a un episodio intollerabile di violenza contro lavoratori della sanità che, con dedizione e professionalità, operano già in condizioni difficili e sotto pressione”. “È inaccettabile che chi lavora per la salute dei cittadini debba temere per la propria incolumità, per questo chiediamo misure immediate: presidi di polizia fissi, sistemi di videosorveglianza potenziati, percorsi rapidi di segnalazione e intervento, formazione del personale alla gestione delle emergenze e campagne di sensibilizzazione rivolte all’utenza”.