Pescara: 22 verbali della Finanza in 2 giorni, partita a carte per 12 in un circolo ricreativo

Fine settimana di controlli su Pescara: 22 i verbali redatti dalla Finanza.  Assembramenti nei pressi di bar e un circolo ricreativo beccato aperto e con 12 persone a giocare a carte. ” Situazioni e multe che fanno comprendere quanto la situazione di emergenza in atto non sia ben chiara a tutti i cittadini”.

A finire nel mirino due tipici luoghi di aggregazione: un bar sulla Via Tiburtina e un circolo ricreativo nei quali gli assembramenti di persone senza mascherina e incuranti dei divieti imposti dal Governo e dalla Regione hanno portato i finanzieri a chiudere i locali e  sanzionare gli avventori.
Presso il bar ad attirare l’attenzione delle Fiamme Gialle è stata la presenza di cinque persone che consumavano cibi e bevande a distanza ravvicinata tra di loro nelle immediate adiacenze del bar su Via Tiburtina. La successiva identificazione degli avventori ha consentito di rilevare che la metà dei presenti era residente in altri Comuni: oltre ad essere sanzionati per il mancato rispetto del divieto di assembramento, sono stati sanzionati anche per il mancato rispetto del divieto di spostamento dal Comune di residenza.
Nel tardo pomeriggio di domenica, poi, i Finanzieri hanno riscontrato una situazione ancora più grave all’interno di un circolo ricreativo di Pescara dove sono state trovate dodici persone senza mascherina intente a consumare cibi e bevande durante una partita a carte, il tutto ovviamente senza distanziamento sociale. Ad aggravare la posizione degli avventori la presenza di persone al di fuori dal Comune di residenza, violando dunque il divieto di spostamento, taluni gravati anche da procedimenti penali per reati contro la persona, contro il patrimonio e per reati in materia di spaccio di sostanze stupefacenti nei confronti della maggior parte degli avventori.
Infine altri 5 violazioni sono state contestate a cittadini che circolavano incuranti tra la gente, in luoghi pubblici, senza utilizzo di mascherine, in totale dispregio di quanti cittadini, invece, per il bene comune, si impegnano a muoversi indossando tali dispositivi.