Ospedale L’Aquila, attività stenta a ripartire: protesta l’utenza

Ospedale San Salvatore: l’attività ordinaria nel post Covid stenta a ripartire. L’utenza protesta per le file. Per i sindacati serve più personale.

La ripresa dell’attività ordinaria senza intoppi all’ospedale San Salvatore stenta a decollare o così almeno protesta l’utenza.

Le segnalazioni riportate si riferiscono a svariate problematiche. A partire dalle lunghe file al Cup (ormai prendere appuntamento telefonicamente è impossibile) con condizioni per l’utenza non delle migliori, aspetto che i sindacati hanno denunciato più volte anche se sono comparsi da un po’ di tempo dei gazebo per non far attendere sotto solo o pioggia.

Poi le attese per le visite, anche con le ricette urgenti spesso non si riescono ad ottenere. Scadono e così si è costretti a tornare dai medici di base. Ma non è solo questo.

L’utenza si lamenta anche per le visite ai poliambulatori. Ci si ritrova accalcati, sotto il sole o sotto la pioggia: l’operaio, la mamma, l’immonodepresso, il giovane. Magari tutti allo stesso orario e con attese notevoli. Viene da pensare a cosa succederà con il freddo. Insomma i problemi sono tanti e il Covid non è l’unico come dice Simone Tempesta, il segretario provinciale Fials Confsal.

La problematica maggiore per il sindacalista è quella del personale. Oltre alle carenze varie, Tempesta fa notare che il personale neo assunto a tempo determinato spesso non viene usato in turni h 24 ma in turnazioni h 12 che coprono posti che sono ambiti e per i quali si potrebbero usare dipendenti con più esperienza, a suo giudizio.

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