Ortona: violate convenzioni internazionali, nave cipriota bloccata al porto

Una nave battente bandiera cipriota è stata detenuta dalla Capitaneria di porto di Ortona per gravi irregolarità alle principali convenzioni internazionali sul trasporto marittimo, che a seguito della conclusione delle verifiche tecnico-operative effettuate a bordo, hanno portato gli ispettori PSC (Port State Control) della Direzione Marittima di Pescara ad emettere il provvedimento amministrativo di fermo.

Si tratta di una general cargo lunga circa 90 metri, ormeggiata nel porto commerciale, di circa 3 mila tonnellate di stazza lorda. Il team ispettivo, che ha sottoposto l’unità a visita, secondo quanto previsto dal Paris Memorandum of Understanding 1982, ha rilevato 10 deficienze, delle quali 7 relative al sistema di gestione sicurezza della nave, attinenti sia aspetti strutturali sia problematiche relative alle condizioni di vita a bordo.

Le carenze riscontrate riguardano in generale la sicurezza della navigazione e le condizioni di vita e di lavoro a bordo. Infatti, sono state verificate delle irregolarità in sala macchine circa il mancato azionamento della pompa incendio di emergenza, la scarsa familiarizzazione da parte dell’equipaggio per quanto attiene la conoscenza ed il funzionamento dei sistemi antincendio e procedure per la corretta vestizione della squadra addetta alle operazioni per fronteggiare eventuali focolai di incendio a bordo, l’evidenza di più punti di rottura nel sistema di raccolta di trafilamenti di olio dalle testate dei motori nonché gravi carenze nelle condizioni igienico-sanitarie degli arredi dei bagni destinati all’equipaggio.

Il provvedimento di fermo, previsto dalla Direttiva 2009/16 della Comunità Europea recepita dall’ordinamento legislativo italiano con il D.Lgs 53 del 2011 e ss.mm.ii, è stato emanato a carico della nave “EVIACEMENT IV” in data 22 settembre a seguito di un’ispezione durata circa 8 ore, nel corso delle quali gli uomini del locale nucleo Port State Control hanno rilevato condizioni operative e di lavoro al di sotto degli standard fissati dalle principali convenzioni internazionali in campo marittimo. La nave detenuta è in corso di terminare le operazioni commerciali di sbarco di cemento e sarà autorizzata a lasciare il porto di Ortona solo successivamente ad un’ulteriore ispezione di verifica, dopo aver accertato la rettifica delle gravi carenze riscontrate.