Morte Andrea Prospero: chiesto il giudizio immediato

Giudizio immediato per il 18enne di Roma accusato di istigazione o aiuto al suicidio per la morte di  Andrea Prospero, lo studente di Lanciano morto a Perugia

Il corpo del giovane è stato trovato il 29 gennaio 2025 in un b&b di via del Prospetto. Il 18enne accusato di istigazione o aiuto al suicidio è agli arresti domiciliari dal 17 marzo. Ieri il gip ha chiesto il giudizio immediato, il dibattimento comincerà l’8 ottobre.

Il procuratore di Perugia Raffaele Cantone ha spiegato che sono state completate, da parte della polizia postale e della squadra mobile di Perugia, le analisi dei dispositivi sottoposti a sequestro e delle chat intercorse tra la vittima e l’imputato. Si è ritenuto quindi che il quadro probatorio giustificasse la richiesta di giudizio immediato nei confronti dell’imputato.

“La famiglia di Andrea Prospero chiederà sicuramente di potersi costituire parte civile” ha dichiarato l’avvocato Francesco Mangano, che insieme all’avvocato Carlo Pacelli assiste la famiglia dello studente abruzzese.

Secondo gli inquirenti il 18enne avrebbe chattato su Telegram con Andrea Prospero, morto dopo l’assunzione di un mix di ossicotone e benzodiazepine, persuadendolo ad andare fino in fondo con la sua decisione.