Montesilvano, marito e moglie trovati morti in via Tagliamento. E’ omicidio suicidio

I corpi senza vita di una coppia di origini romene sono stati trovati in un appartamento in via Tagliamento a Montesilvano. E’ omicidio suicidio. Del figlio della coppia, un piccolo orfano che dovrà superare la tragedia, se ne sta amorevolmente occupando personale specializzato: il sindaco e tutta la città si stringono intorno al piccolo.

Tensioni che andavano avanti da un po’. Poi, stamani, una lite, durata una decina di minuti, le urla “disumane”, una sagoma dietro la finestra e qualcosa che andava giù. Alla fine il silenzio. Sono gli istanti che hanno preceduto la tragedia che si è consumata a Montesilvano, in un appartamento di via Tagliamento, dove moglie e marito di 50 anni, entrambi di origine romena, sono stati trovati morti in cucina. L’ipotesi prevalente, al momento, è che sia stato l’uomo ad agire per primo, ferendo a morte la donna, per poi togliersi la vita. Il tutto mentre il figlio di dieci anni, ora rimasto solo, era a scuola.
A lanciare l’allarme sono stati i vicini di casa, che hanno udito le urla, in particolare dell’uomo. Sul posto sono subito arrivati 118, Vigili del fuoco e Carabinieri. Quando i soccorritori sono entrati nell’abitazione, i corpi dei due erano a terra, vicini. “Il primo pensiero è andato al figlio, perché non sapevamo se era in casa o meno – raccontano soccorritori e militari – Temevamo avessero commesso qualche gesto estremo. Lo abbiamo cercato, ma fortunatamente non lo abbiamo trovato in casa. Poi abbiamo appreso che era a scuola”.
Stando a una prima ricostruzione, la donna è stata colpita più volte con un coltello, sulla parte superiore del corpo e sul collo. Il corpo dell’uomo, invece, presenta almeno un colpo di arma da taglio, al petto. Chiarirà ulteriormente l’accaduto l’autopsia, che sarà eseguita non prima di lunedì. Ma tutto, al momento, porta a pensare che sia stato l’uomo a ferire la moglie a morte, per poi uccidersi. Due i coltelli trovati accanto ai corpi.
Le indagini dei Carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Pescara e di quelli della Compagnia di Montesilvano vanno avanti. La coppia, arrivata dalla Romania oltre dieci anni fa, non ha parenti in zona e, quindi, i militari stanno ascoltando vicini di casa e conoscenti. Da quanto è emerso finora, tra i due c’erano delle tensioni, che potrebbero aver portato alla lite odierna. I vicini di casa e i conoscenti descrivono i coniugi come “brave persone, serie, sempre disponibili e benvolute da tutti”. Lui, ricorda chi li conosceva, lavorava come muratore e lei si arrangiava con dei lavoretti nelle case. Il figlioletto è stato ora affidato ai servizi sociali del Comune di Montesilvano.
Cordoglio è stato espresso dal sindaco, Ottavio De Martinis, che parla di una “tragedia che ha colpito profondamente la nostra città. Non avrei mai voluto apprendere un fatto del genere, una terribile vicenda di sangue che ha sconvolto l’intera comunità di Montesilvano. Un dramma – conclude il primo cittadino – che ha spezzato una famiglia, segnando inevitabilmente la vita del figlio della coppia”.