Tragedia maltempo Marche: la vicinanza dell’Abruzzo che si mette a disposizione

“A nome personale, della giunta che presiedo e dell’intera comunità abruzzese, esprimo il cordoglio per le vittime e la vicinanza al presidente Acquaroli e alla popolazione marchigiana che in queste ore è stata colpita da una forte ondata di maltempo”. Così il presidente Marsilio

“Come regione Abruzzo abbiamo comunicato di mettere a disposizione le forze della nostra protezione civile in caso di bisogno”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

E’ salito a 9 il bilancio delle vittime dell’alluvione che ha colpito le Marche. Ad aggiornare il bilancio è stata la prefettura di Ancona. Sono almeno centottanta i vigili del fuoco al lavoro nella zona del nubifragio che ha colpito la regione: sono state salvate nella notte decine di persone rifugiatesi sui tetti delle abitazioni e sugli alberi, spiega il Corpo dei vigili del fuoco. Più di centocinquanta gli interventi che sono stati effettuati. E’ di 9 vittime, 4 dispersi, di cui due bambini, e 50 feriti il bilancio, per ora parziale, della bomba d’acqua nelle Marche. I dati sono quelli sinora ufficializzati dalla Prefettura di Ancona. Ci sono poi per ora un centinaio di sfollati nella sola provincia di Ancona.

“Al momento sono dispersi una madre con una figlia di circa 8 anni che cercavano di scappare. E in un’altra situazione scappavano sempre una madre e un figlio: in questo caso la mamma si è salvata”. E’ il sindaco di Barbara, Riccardo Pasqualini, che ha fatto il bilancio dei dispersi del nubifragio.

“E’ una situazione apocalittica, una cosa che in tanti anni non ho mai visto”, ha detto Carlo Manfredi, sindaco di Castellone di Suasa, centro in provincia di Ancona. “Piante e alberi trasportati come fuscelli. Purtroppo siamo ancora alla ricerca del bambino di 8 anni. Ieri notte fortunatamente abbiamo trovato la mamma ancora in vita. Era in auto poi ha visto questa corrente d’acqua arrivare ed è scesa con il bambino in braccio ma poi sono stati trascinati via”, ha aggiunto. Le vittime sono a Ostra, a Trecastelli e a Barbara, tutti centri dell’anconetano.

In mattinata i vigili del fuoco hanno recuperato a Bettolelle, una frazione del comune di Senigallia, il corpo di un uomo che è stato travolto dall’acqua mentre era a bordo della sua auto. Salvo, invece, un altro, che i vigili del fuoco hanno soccorso su un albero. C’è dunque anche un bambino tra i quattro dispersi. Il piccolo era con la mamma in un’auto che è rimasta bloccata dall’acqua. Secondo quanto ricostruito al momento dai soccorritori, la donna sarebbe riuscita a lasciare l’auto con il bambino in braccio ma sarebbe poi stata nuovamente travolta. I vigili del fuoco l’hanno soccorsa e salvata nella notte ma al momento del bambino non c’è traccia. L’ondata di maltempo che ha colpito le Marche “non era prevista a questi livelli, non avevamo livelli di allarme.

Ci stringiamo alla comunità marchigiana per la tragedia che questa notte ha provocato morte e distruzione. Siamo vicini ai parenti delle vittime, a quanti in queste ore hanno perso ogni punto di riferimento, ai soccorritori che stanno lavorando senza sosta per recuperare i
dispersi e arginare i danni del disastro, alle istituzioni tutte, in particolare al presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, cui mi lega un rapporto di amicizia e stima personale di lunga data. Momenti terribili che noi aquilani abbiamo vissuto sulla nostra pelle nei giorni drammatici del sisma, giorni confortati dagli aiuti e dal sostegno giunti da tutto il mondo. L’Aquila non farà mancare tutto il suo sostegno
e la sua solidarietà alle famiglie marchigiane. Ho pertanto annunciato al presidente Acquaroli la disponibilità degli alloggi del Progetto Case nei confronti dei cittadini che hanno perso la loro abitazione a causa dell’alluvione che ha colpito le Marche”. Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi. Realizzati nel 2009 per gli sfollati del sisma, oggi gli appartamenti del Progetto Case sono a disposizione, non solo dei
nuclei familiari che ne hanno ancora bisogno, ma anche di famiglie afgane e ucraine fuggite dalla guerra, di categorie sociali fragili, degli allievi della Scuola di formazione nazionale dei Vigili del Fuoco e del Centro nazionale del Servizio Civile universale.