Il giorno dopo l’ondata di piogge eccezionali che hanno colpito soprattutto il Pescarese, il Teramano e il Chietino, l’Abruzzo si è svegliato sotto il sole
A Pescara il Centro Operativo Comunale è stato chiuso nella notte, dopo i vari interventi effettuati. Chi invece ha atteso a lungo l’arrivo dei Vigili del Fuoco sono gli abitanti del condominio di corso Vittorio Emanuele 310, in cui molti contatori sono stati sommersi dall’acqua causando l’interruzione della corrente elettrica, anche se non in tutti gli appartamenti. I Vigili del fuoco sono arrivati a mezzanotte, ma la pompa in dotazione non era sufficiente, per cui i condomini si sono autotassati e hanno chiamato una ditta privata arrivata con un’idrovora adeguata per pompare via l’acqua dal locale contatori. Nel frattempo gli anziani sono stati portati via dai famigliari, chi ha potuto è andato a dormire altrove, visto che anche il riscaldamento non è funzionante. La notte è stata agitata, sul posto sono arrivati anche i Carabinieri. Alcuni inquilini rimasti hanno accolto la intervenuta con l’idrovora nel locale contatori, situato praticamente sotto il livello del mare. I tecnici dell’Enel, che erano arrivati prima dello svuotamento, non hanno potuto procedere. Anche oggi il palazzo, sette piani e tre scale, resta al buio in attesa del ritorno dei tecnici dell’Enel. Il disagio riguarda una settantina di famiglie più i locali commerciali a piano terra, tra bar e farmacia.
Quasi tutte risolte le altre situazioni di allarme dovute agli allagamenti, a Pescara restano sul campo le riflessioni su cosa si sarebbe o non si sarebbe potuto fare. Anche il maltempo, come praticamente tutto, diventa un’occasione politica per fronteggiarsi.
“La pioggia caduta è di portata eccezionale, in poche ore è caduta l’acqua che verosimilmente scende giù in tre mesi. Il fiume ha avuto difficoltà ad assorbire tutta questa acqua piovana – ha dichiarato ieri il sindaco Carlo Masci – In strada sono scese le pattuglie della Polizia locale, la Protezione civile con le idrovore, i Vigili del fuoco, Ambiente e Pescara energia. Dispiace constatare che, mentre noi lavoravamo per strada, i soliti campioni del web hanno preferito attaccare l’amministrazione a testa bassa sui social, cercando di sfruttare il malcontento derivante dalla situazione, come se gli allagamenti avessero interessato solo Pescara. Non è così e anche altri centri abruzzesi sono in difficoltà, purtroppo. Non voglio commentare questo atteggiamento, come sempre c’è chi fa le cose e chi parla soltanto”.
Sulle conseguenze e sulla gestione del maltempo infatti avevano usato toni aspri sia gli esponenti del movimento ‘Pettinari per l’Abruzzo’ che il Pd.
“Una vera emergenza sta vivendo la nostra città, l’ennesima dopo una pioggia di qualche ora. – hanno detto Domenico Pettinari e Massimiliano Di Pillo di Gruppo ‘Pettinari per l’Abruzzo’ – I cittadini ci stanno sommergendo di telefonate chiedendo aiuto. Ma è mai possibile che la nostra città continui ad allagarsi dopo che ci avevano rassicurato di aver fatto i lavori necessari per evitarlo? È mai possibile che la stragrande maggioranza dei tombini continuino ad essere otturati causando parte del problema? Un’amministrazione che non riesce a programmare la manutenzione sistematica dei tombini è da mandare a casa. Alla luce di tutto ciò chiediamo le dimissioni dell’intera Giunta Comunale perché siamo stanchi di accettare che una città continui ad allagarsi con gli innumerevoli disagi e danni causati ai cittadini e soprattutto alle attività commerciali”.
Questa invece la nota del Gruppo Consigliare del Pd:
“Un episodio di maltempo durato poche ore e ampiamente annunciato ha squagliato mesi di propaganda della giunta Masci. Per ore intere la città è stata abbandonata a se stessa, senza la necessaria apertura del Coc della Protezione civile, senza transenne, senza informazioni specifiche. Quando non si possono fare i selfie gli amministratori del centrodestra scappano a gambe levate lasciando la città nel disastro di una mala amministrazione. – hanno scritto i consiglieri comunali del Pd Piero Giampietro, Giovanni Di Iacovo, Francesco Pagnanelli, Michela Di Stefano e Marco Presutti. – Non siamo stati esposti a fenomeni estremi, eppure la città è stata inagibile per ore nel silenzio di tutti i profili social degli amministratori. Ci chiediamo che fine abbiano fatto i coraggiosi testimonial del centrodestra mentre i cittadini chiedevano quali strade percorrere in sicurezza. Siamo amministrati da tanti Schettino: per fortuna che ci sono ancora gli agenti della Polizia locale e gli operatori delle municipalizzate che però fra pochi mesi saranno privatizzati dal centrodestra. C’è anche il tema della figuraccia nazionale al pattinodromo dei Gesuiti: 1.200 atleti provenienti da tutta Italia costretti a fermare le gare perché piove nel palazzetto, segno evidente che gli assessori della giunta Masci sono attenti alle passerelle ma non alla manutenzione degli impianti sportivi. Presenteremo interrogazioni urgenti nel prossimo consiglio comunale per capire le responsabilità di questo disastro”.
Il Centro operativo comunale è stato chiuso nella notte, all’una. Le 60 richieste di intervento sono state evase tutte. Ieri al Centro Operativo Comunale, in circa tre ore, ne sono arrivate una sessantina. Sono state utilizzate sette idrovore arrivate a Pescara anche da Città Sant’Angelo e Chieti. Oggi quasi tutte le strade allagate sono transitabili e riaperte al traffico; aperte anche le golene. A spiegarlo è stato l’assessore alla Protezione civile Massimiliano Pignoli, il quale ha fornito anche i numeri degli operatori sul campo:
“I volontari attivi sono 35, dopo che il Coc ha chiesto il supporto della sala operativa regionale che ha fatto intervenire le squadre delle associazioni Val Pescara, Anc Pescara e Chieti e Aquile del parco di Città Sant’Angelo. In azione anche due squadre del gruppo comunale di Pescara e una di Volontari senza frontiere. Per mancanza di corrente è stata allertata l’Enel (problemi registrati in via Valignani, via Carabba, via Roma). A questo si aggiunge il lavoro dei Vigili del fuoco, di Ambiente spa, di Pescara Energia, di Pescara Multiservice e di Aca. Impegnati in strada anche assessori e consiglieri comunali, per favorire la gestione delle emergenze”.
Per quanto riguarda Ambiente ieri pomeriggio sono stati impiegati 45 addetti, mentre nella notte appena trascorsa, in cui l’acqua è defluita un po’ ovunque riportando la situazione alla quasi normalità, sono stati operativi circa 50 lavoratori per ripulire le strade e consentire l’attività drenante dei tombini. Ieri, sempre secondo l’assessore Pignoli, “non tutti i tombini assorbivano l’acqua piovana, perché la rete non era più nelle condizioni di riceverne ulteriormente”.
Anche nel Teramano, in particolare sulla costa, la pioggia lunga e incessante ha creato diversi problemi. A Villa Pozzoni, a Giulianova, le precipitazioni hanno prodotto una gigantesca pozza d’acqua che si riversata sulla strada. Anche in queste zone i Vigili del Fuoco hanno lavorato incessantemente per rispondere alle centinaia di chiamate.
“In poche ore sono caduti 100 mm di acqua, cioè la pioggia che, in media, cade in due mesi invernali”. – ha detto ì il meteorologo Giovanni De Palma, di AbruzzoMeteo.org.
Le intense precipitazioni hanno interessato l’area costiera compresa tra Giulianova (Teramo) e Ortona (Chieti), con disagi in tutte le località coinvolte, da Pescara a Montesilvano (Pescara), da Silvi a Pineto (Teramo) e Francavilla al Mare (Chieti).
Abbondanti nubifragi hanno colpito i comuni della zona costiera e in particolare i comuni di Giulianova, Roseto degli Abruzzi e Pineto. Per fornire una efficace risposta all’emergenza sono stati impegnati tutti i Vigili del fuoco in servizio operativo, sia della sede centrale che dei distaccamenti di Roseto degli Abruzzi e Nereto, e sono stati richiamati in servizio alcuni in turno libero.