Vicenda Asl 1: per il M5S Marsilio reo di non avere avuto un piano B. “Venga a rendere conto in consiglio”

 Durissimo il Movimento Cinque Stelle in merito alla vicenda dell’attacco hacker alla Asl 1 con accuse al presidente della regione Marsilio reo “di non aver avuto un piano B per consentire il riavvio delle attività e proteggere i dati”

 

In conferenza stampa i consiglieri Taglieri, Fedele, Pettinari, Smargiassi e Stella con la senatrice Gabriella Di Girolamo firmataria di un’interrogazione parlamentare che, oltre ad esprimere preoccupazione per la gravissima situazione, chiede al governo se sia a conoscenza della situazione e se sono state messe in campo le misure preventive e con quali tempistiche. “Quale riserbo vuole mantenere Marsilio – tuona- su una situazione del genere?

Marsilio spieghi, hanno detto i presenti, come sta garantendo i servizi sanitari a circa 30 mila abruzzesi. La situazione è gravissima anche alla luce della diffusione di dati sensibili. Per i Cinque Stelle la maggioranza ha fallito nella gestione della crisi anche se si tenta di minimizzare. I pentastellati chiederanno  di inserire al prossimo consiglio regionale un punto all’ordine del giorno che spinga il presidente Marsilio a relazionare sulle azioni messe in campo con la Asl 1: “Prima di tutto però si proceda ad adeguate verifiche  su tutte le reti che servono la sanità abruzzese”. Il gruppo criminale, intanto, ha già pubblicato dati sensibili e nel mirino ci sono anche informazioni personali dei dipendenti. Il consigliere Fedele già lo scorso 4 maggio aveva rilevato che alcune informazioni erano state pubblicate sul dark web. Il consigliere Smargiassi ha evidenziato anche la sua preoccupazione perché al San Salvatore vengono curati esponenti della criminalità vedi lo stesso Matteo Messina Denaro.

“In Commissione sanità – continuano i 5 Stelle – non si è presentato il Direttore Romano, convocato, e non si sono presentati neanche l’Assessore Verì e il Presidente della Regione, che lo hanno nominato.  Il fallimento totale di questa maggioranza nella gestione della crisi è sotto gli occhi di tutti e, mentre chi dovrebbe risolvere i problemi tenta di minimizzarli, migliaia di cittadini vivono in un territorio in cui non è possibile garantire il servizio sanitario e per di più si vedono sbattuti sul dark web i propri dati sensibili, personali e sanitari. Ora è il momento che il Presidente della Regione indichi la strada e inizi ad assumersi le responsabilità legate al ruolo che i cittadini gli hanno conferito ormai più di quattro anni fa. Chiederemo quindi formalmente al Presidente del Consiglio regionale Sospiri di inserire nella prossima seduta utile un punto all’ordine del giorno che inviti il  Presidente Marsilio a relazionare in merito alle azioni messe in campo dalla sua maggioranza, di concerto con la Asl 1, per garantire l’assistenza sanitaria in provincia dell’Aquila e risolvere il problema legato all’erogazione dei servizi. Non di meno dovrebbe riferire su cosa si sta facendo per evitare che tutto si ripeta nelle altre Asl: Lanciano-Vasto-Chieti, Pescara e Teramo. Anche perché le altre Aziende sanitarie, secondo noi, potrebbero giocare un ruolo importantissimo: data la condizione di enorme difficoltà in cui versa la Asl 1, sarebbe opportuno  coinvolgere, come si fece durante l’emergenza generata dal sisma 2009, le Asl degli altri territori regionali, così da non isolare il territorio aquilano e i suoi circa 300mila abitanti e snellire i servizi che al momento non sono erogabili”.