Tartufi: Abruzzo seconda regione per raccolta ed eccellenza

“La prima Fiera internazionale dei tartufi d’Abruzzo, può rappresentare l’anno zero per imporre finalmente, in Italia e nel mondo, il brand Abruzzo per questa eccellenza, in termini di qualità del prodotto, e anche di quantità, visto che pochi sanno che siamo la seconda regione per la raccolta, in particolare del tartufo nero”. Così Gianni Orlandi, presidente del Catra, il Coordinamento delle associazioni tartufai abruzzesi nel giorno dell’inaugurazione

Taglio del nastro per la prima Fiera internazionale dei tartufi d’Abruzzo, andrà avanti fino a domenica 11 dicembre, nel parco del Castello a L’Aquila. L’evento è promosso dalla Regione Abruzzo attraverso l’Azienda regionale attività produttive (Arap), nel suo ruolo di soggetto attuatore, in collaborazione con il Comune dell’Aquila, le Camere di commercio Gran Sasso d’Italia e Chieti Pescara, Arta Abruzzo e con la partecipazione del Catra. Il Coordinamento delle associazioni tartufai abruzzesi riunisce 14 associazioni di raccoglitori di tartufo riconosciute dalla Regione Abruzzo, punta di diamante di un mondo che conta 8mila raccoglitori con tesserino, tra professionisti e hobbisti, e circa 50 imprese di trasformazione.

Sessanta le imprese che partecipano con oltre 40 stand con il tartufo protagonista accompagnato ad altre eccellenze del territorio come zafferano, olio, miele, salumi, formaggi e ortofrutta. 

Alla giornata inaugurale anche il sottosegretario all’Agricoltura Luigi D’Eramo convinto che l’Abruzzo, seconda regione per la raccolta in particolare del tartufo nero, bene faccia ad investire anche in momenti promozionali come questa Fiera.

 

“Condividiamo con determinazione l’obiettivo di questa manifestazione – prosegue Orlandi -, ovvero quella di valorizzare le imprese e il tessuto imprenditoriale abruzzese. Occorre creare una filiera in loco, non possiamo più permetterci di cedere la materia prima ad altre regioni: il tartufo d’Abruzzo deve conquistare il posto che gli spetta, per qualità e numero di varietà non siamo secondi a nessuno. Ma ad oggi la parola Abruzzo non evoca immediatamente il legame indissolubile con il tartufo, con una unicità e tipicità”.