L’Aquila: un rifugio sicuro per le squadre di ciclismo Ucraine in fuga dalla guerra

 L’Aquila abbraccia le squadre di ciclismo Ucraine in fuga dalla guerra. Ieri sera l’arrivo degli atleti in aeroporto a Fiumicino e poi all’Aquila dove al centro servizi volontariato sono state espletate le procedure burocratiche.

Dopo il riconoscimento da parte della Questura, i tamponi effettuati prima di accompagnarli negli alloggi del progetto case messi loro a disposizione dal Comune dell’Aquila. L’assessore regionale allo sport Guido Liris e il sindaco Pierluigi Biondi hanno atteso gli atleti a Roma, accompagnati poi in serata nel capoluogo da un bus Tua. Un gruppo composto da 24 persone, tra atleti delle nazionali di ciclismo Juniores e Under 23 maschile e femminile e accompagnatori, bloccate in Turchia nel momento di invasione del loro paese e impossibilitati ovviamente a tornare in patria.
I ragazzi sono arrivati in Italia con le loro tute giallo blu, con i volti stanchi e tristi ma un grazie enorme all’Aquila e all’Italia. Hanno gli occhi lucidi, parlano di collegamenti telefonici quasi impossibili, di famiglie di cui da giorni non si hanno notizie, dell’incertezza sul futuro anche perché non sanno quando potranno rivedere le loro famiglie.  C’è chi racconta del suo paese appena bombardato, dei familiari sotto terra, nascosti, per salvarsi la vita. Racconti drammatici, impossibili da comprendere ma la città c’è e vuole fare la propria parte per alleviare le sofferenze enormi di questa popolazione. Per l’Ucraina stanno andando avanti infatti moltissime iniziative di solidarietà.