L’Aquila: nel trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio tante iniziative del Premio Paolo Borsellino

Presentate all’Aquila, a Palazzo Silone, le iniziative per il trentesimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio nell’ambito del Premio Paolo Borsellino. In Abruzzo i resti della Fiat Croma dove perse la vita la scorta di Falcone: tre giovani e i loro ideali

Gli organizzatori del Premio nazionale e la Polizia di Stato, in collaborazione con l’Associazione nazionale magistrati della sezione Abruzzo, con il patrocinio della Regione Abruzzo, porteranno il 20 aprile a Pescara in piazza Salotto per tutto il giorno, il 21 a Teramo in piazza Martiri, il 22 a Roseto in piazza della Repubblica e il 23 a L’Aquila all’Emiciclo, le cerimonie di disvelamento della teca contenente i resti della Fiat Croma, ormai conosciuta come “Quarto Savona 15”, dal nome della sigla dell’auto di scorta di Giovanni Falcone esplosa a Capaci. L’iniziativa si chiama La Memoria in viaggio. Un percorso che porterà al 23 maggio a Capaci. 

L’Abruzzo è l’unica regione che ospita l’iniziativa con 4 città coinvolte. La Quarto Savona 15 rappresenta la memoria e la speranza. È un percorso culturale realizzato da anni all’interno delle scuole e dedicato ai ragazzi soprattutto. A distanza di 30 anni la vettura percorre chilometri per testimoniare la forza della legalità, nonostante sia stata colpita in pieno dalla deflagrazione di 600 chili di tritolo. A distanza di 30 anni dal tragico evento di Capaci è importante ancora raccontare, testimoniare. Oltre al presidente della Regione Marco Marsilio erano presenti la presidente della giunta abruzzese dell’Associazione Nazionale Magistrati, Roberta D’Avolio, e Francesca Martinelli del Premio Borsellino. 

“Hanno fermato una macchina uccidendo tre giovani agenti della scorta di Falcone ma non hanno fermato i loro ideali”, questo è il messaggio che continua a camminare con la Quarto Savona 15. La teca oggi è rinnovata rispetto alla prima e ha anche degli schermi led. 

La dottoressa D’Avolio ha voluto ringraziare la Regione per il supporto e il patrocinio e anche gli organizzatori del Premio Borsellino. La Regione Abruzzo accoglie la teca all’Emiciclo all’Aquila e gli tributa l’onore riservato ai grandi eroi. 

Ci sarà anche Tina Montinaro alle iniziative, vedova di Antonio, che non si ferma, va nelle scuole a portare il suo messaggio. La D’Avolio ha parlato di una ferita che ha lacerato la storia del paese ed è giusto che Continui a sanguinare la ferita e che non diventi cicatrice. Queste ferite vanno ricordate, ha detto, serve una memoria storica e collettiva che permetta di rinnovare il ricordo. Solo con la memoria collettiva si contribuisce a formare una coscienza civile. 

Anche il figlio di Vito Schifani sarà presente. Oggi è un capitano della Guardia di Finanza nella scuola aquilana. Marsilio ha detto che con entusiasmo hanno messo a disposizione i loro spazi esterni all’Emiciclo per una iniziativa così importante per esporre un segno tangibile di una tragedia che ha segnato la storia recente.