L’Aquila: molesta e palpeggia una minorenne sul bus, la ragazza salvata dalle persone che viaggiavano sul mezzo

E’ riuscita a divincolarsi e protetta da altri viaggiatori del bus, che hanno subito avvisato il conducente, a sottrarsi alle mani del molestatore bloccato e fatto arrestare. E’ accaduto a L’Aquila a bordo di un autobus della linea urbana: in manette per molestie sessuali nei confronti di una ragazza minorenne un 44enne asiatico già noto per episodi simili

Gli uomini della Volante sono intervenuti in zona Bazzano, a seguito di una richiesta inoltrata al 113 per molestie sessuali nei confronti di una ragazza minorenne. La stessa, che stava facendo rientro a casa a bordo di un autobus della linea urbana, è stata avvicinata dall’ uomo, un asiatico di 44 anni, il quale dopo essersi seduto al fianco della minorenne ha iniziato a molestarla accarezzandole inizialmente le gambe per poi palpeggiarle i glutei. La vittima, che ha provato a sottrarsi alle insistenze dell’uomo cercando di alzarsi, veniva bloccata con la forza al sedile del mezzo dall’aggressore, che la tratteneva per un braccio. Grazie all’intervento di un testimone la ragazza si è divincolata dalla presa mentre alcuni viaggiatori hanno avvisato il conducente dell’autobus per arrestare il mezzo e bloccare l’extracomunitario.

Il molestatore è stato fermato e condotto in Questura, mentre la vittima, accompagnata dalla madre, è stata sentita dal personale della Squadra Mobile e alla presenza di una psicologa ha denunciato quanto appena accaduto. Il quadro indiziario nei confronti dell’extracomunitario è stato completato dalle testimonianze raccolte dagli investigatori della Squadra Mobile che hanno proceduto, successivamente all’arresto del responsabile, insieme al personale delle Volanti.

La non indifferenza da parte dei viaggiatori, dell’autista dell’autobus ed il pronto intervento dei poliziotti ha evitato che l’uomo restasse impunito. L’uomo, già indagato dalla Squadra Mobile per episodi analoghi, non era stato mai colto sul fatto. L’arresto e le precedenti indagini, hanno consentito alla Procura della Repubblica di L’Aquila di chiedere e ottenere il carcere per l’indagato, disposto con ordinanza del G.I.P