L’Aquila, dopo 121 anni ricostruita la custodia della statua di Sant’Eusanio

Dopo 121 anni la custodia della statua di Sant’Eusanio, opera del maestro di Campo di Giove, trafugata dall’omonima chiesa nel 1902, è stata ricostruita

La mostra “il maestro di campo di Giove – Ricomporre un capolavoro” è ora al Museo Nazionale d’Abruzzo, curata dalla direttrice delegata del museo Federica Zalabra e da Cristiana Pasqualetti. Il pubblico potrà ammirare tredici delle sedici tavolette con le storie del santo che un tempo ornavano le ante della custodia e la statua del santo che era conservata al suo interno. I preziosi dipinti, rubati, sono via via riapparsi nel mercato antiquario e oggi nel otto di essi appartengono al Munda. Le ultime arrivate sono le 4 storie acquistate a Colonia dalla direzione generale musei del Ministero della Cultura, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza, il comando Carabinieri Tutela patrimonio culturale e la casa d’aste Lempertz la cui mediazione ha reso possibile la trattativa e il rientro in Italia.

Altre cinque tavolette appartenenti a una collezione privata milanese oltre alla statua del Santo sono in prestito e quindi almeno virtualmente l’opera realizzata dal maestro anonimo, presumibilmente Nicola Da Pietransieri, è stata ricostruita. L’esposizione sperimenta l’uso di diverse applicazioni e supporto per la visita e l’accessibilità. Sono stati realizzati una ricostruzione virtuale della custodia, un video animato per raccontare ai bambini la storia di Eustachio, una app per indagare scientificamente le opere attraverso indagini multispettrali e tre pannelli tattili per non vedenti la cui modellazione digitale, grazie alla collaborazione con le belle arti dell’Aquila, è stata realizzata da Simone Rasetti. Sono stati allestiti anche pannelli didattici e didascalie estese in italiano e inglese, disponibili anche sul web in formato audio. L’auspicio è che tante scolaresche possano visitare una mostra assolutamente unica. Il museo nazionale tiene molto al tema dell’accessibilità come ha sottolineato il direttore nazionale dei musei giunto da Roma. La mostra sarà aperta da domani venerdì 26 maggio sino al 3 settembre.