L’Aquila, arrivano nuove regole per la ricostruzione perché cambia la mappa delle zone sismiche

Arrivano nuove regole per la ricostruzione perché cambia la mappa delle zone a forte rischio sismico dove non si potrà procedere con la ricostruzione sul posto degli edifici danneggiati dal terremoto del 2016

Regole che arrivano al termine di uno studio tecnico sulle faglie attive e capaci. Sotto osservazione c’è il comune di Pizzoli nell’aquilano dove, in base a queste risultanze, si dovranno spostare edifici in aree troppo a rischio. Ma nell’aquilano la porzione interessata è abbastanza ampia. Il commissario Guido Castelli ha spiegato che grazie a questo studio che è un primato in Italia si ha una conoscenza approfondita del territorio e si sa dove delocalizzare per motivi di sicurezza. Nello studio è stata coinvolta anche l’Università dell’Aquila. Castelli ha aggiunto che ora ci si dovrà occupare delle criticità emerse a Norcia, Pizzoli e Rieti dove gli edifici saranno delocalizzati in zone sicure. In particolare ci si dovrà occupare e capire come affrontare il discorso di quegli edifici agibili ma in aree pericolose. E proprio su questo il sindaco del popoloso comune ha delle perplessità perché gli edifici agibili in zone a rischio nel comune di Pizzoli solo almeno una cinquantina. Il sindaco di Pizzoli Gianni Anastasio, che dice che già conosceva la situazione, spiega che gli edifici danneggiati dal sisma 2016 nel suo comune sono pochi e aggiunge che che già a luglio 2022 era uscito il decreto che sanciva i vincoli. Anastasio ricorda che ad agosto a Pizzoli il problema fu affrontato con l’ex commissario Giovanni Legnini. Le faglia attive, afferma il primo cittadino, passano a Pizzoli nello specifico anche sotto edifici agibili e abitati che non hanno avuto danni dal sisma. Il problema è che non c’è una norma per la quale gli edifici agibili ma che si trovano a cavallo delle faglie possono essere delocalizzati e dunque bisogna fare in modo che anche questi possano essere “spostati”. L’argomento per Anastasio va affrontato in maniera seria con gli enti locali perché a tutti i cittadini va garantita la stessa sicurezza.