Inchiesta penale sul veglione a Fonte Cerreto

Aperto un fascicolo contro ignoti dalla Procura di L’Aquila per chiarire eventuali responsabilità sul veglione di Capodanno interrotto per sovraffollamento all’Hotel Cristallo di Fonte Cerreto.

Alla festa, interrotta durante la notte dai controlli delle forze dell’ordine, avrebbero partecipato circa un migliaio di persone, a fronte di una capienza che si aggira attorno alle 200 unità. Il veglione è stato interrotto nel cuore della notte per l’intervento degli agenti avvertiti da diverse persone che, con regolare biglietto, non erano riusciti ad entrare nel locale. I poliziotti hanno attestato un numero di presenze già a vista d’occhio sproporzionato, e un eccessivo accalcamento lungo la scala d’uscita. Interessata anche la SIAE. La polizia, su incarico della Procura, sta vagliando tutta la documentazione relativa alle autorizzazioni del locale, di proprietà del CTGS, e ancora non formalmente riaperto. La società in una nota manifesta da un lato il proprio “imbarazzo” per l’accaduto e dall’altro afferma la pena conformità dei locali alle norme di sicurezza, spostando l’attenzione sulla “leggerezza” degli organizzatori dell’evento.

Mentre la procura e la polizia indagano contro ignoti sul veglione all’Hotel Cristallo a Fonte Cerreto, interrotto dalle forze dell’ordine a causa del  sovraffollamento e del caos che si è scatenato nel dopo cena, il Centro turistico del Gran Sasso ribadisce il rispetto di tutte le procedure previste dalla legge per l’organizzazione dell’evento per quanto riguarda gli aspetti di sua competenza. L’amministratore unico del Centro turistico Dino Pignatelli ribadisce che non c’è alcuna volontà – almeno sinora – a intervenire legalmente nei confronti degli organizzatori dell’evento.

Non siamo intenzionati a chiedere per ora danni d’immagine – spiega.

L’intento è di non mettere in sostanza il dito nella piaga su un Capodanno che è stato un flop su tutti i fronti per la città, considerando anche com’è andata a finire con la festa organizzata dall’assessorato alla Cultura al parco del Castello.

Pignatelli ribadisce che il contratto di locazione firmato con la società organizzatrice parla chiaro: gli unici locali messi a disposizione dell’intero complesso immobiliare sono quelli effettivamente agibili (sala, bar e ristoro), e non la parte dell’albergo che è invece chiuso e inagibile; che c’erano tre uscite di sicurezza (una sulla sala e due con scale esterne), prevista inoltre una capienza massima di 350 persone: ben al di sotto di quelle 1.200 che invece sembrerebbero emergere dalle dichiarazioni di alcuni utenti che – biglietto alla mano – hanno chiamato le forze dell’ordine una volta rimasti fuori dal veglione.

Qui il contratto tra gli organizzatori e il CTGS sull’ Hotel Cristallo

E mentre restano al vaglio degli inquirenti l’esistenza delle autorizzazioni per tenere l’evento all’Hotel Cristallo e il sovraffollamento, il centro turistico ribadisce che il contratto aveva messo nero su bianco le condizioni di svolgimento della festa e che il progetto era stato sottoposto per quella serata alla Commissione comunale di vigilanza per il pubblico spettacolo, composta anche dalle forze dell’ordine e dai vigili del fuoco.

I locali affittati per la manifestazione – spiega Pignatelli – sono perfettamente conformi alle più recenti disposizioni di sicurezza.

In base a quanto si legge nel contratto, ad esempio, la durata di locazione è stabilita in tre giorni dal 30 dicembre al 1° gennaio e l’immobile deve essere destinato esclusivamente a uso di manifestazioni a carattere musicale e culturale nel rispetto della normativa e delle leggi vigenti in materia di pubblico spettacolo” e – sottolineato in neretto – “con specifico riferimento al numero di persone presenti nella sala che non dovrà superare i limiti previsti”, ribaditi da Pignatelli in numero massimo di 350 persone.

Questa la presa di posizione ufficiale del manager del CTGS Dino Pignatelli:

“Per consentire l’utilizzo di alcune sale dell’hotel Cristallo è stato sottoscritto regolare contratto (a disposizione di chi volesse controllarlo) con la “Happy Day Eventi” dove sono stati precisati i termini dell’accordo compreso il rispetto del numero delle persone presenti in conformità alle disposizioni di legge. I locali affittati per la manifestazione sono infatti perfettamente conformi alle più recenti disposizioni di sicurezza. Nel ribadire la completa estraneità dai fatti da parte del Centro turistico Gran Sasso relativamente a quanto accaduto, si esprime il rammarico per una occasione persa, pensata per esaltare le capacità di offerta turistica, con il risultato invece imbarazzante di fronte all’opinione pubblica per un eccesso di pericolosa leggerezza da parte di alcuni, peraltro conosciuti, addetti ai lavori”.

 

 

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.