La ricerca sul 5G parte da L’Aquila, ma dove arriverà?

Che si tratti di tecnologia potenzialmente rivoluzionaria è stato ribadito anche a L’Aquila, all’inaugurazione del primo Centro di ricerca e sviluppo 5G, voluto dalla multinazionale cinese ZTE. Ma il 5G che effetto avrà sulla vita quotidiana?

Il Centro di ricerca e sviluppo inaugurato al Tecnopolo di Pile (L’Aquila), fortemente voluto dalla Regione Abruzzo, è stato realizzato in partnership con L’Università dell’Aquila e con i maggiori operatori del settore, come Qualcomm, società californiana di ricerca e sviluppo nelle telecomunicazioni senza fili, e Wind Tre, che guida la sperimentazione 5G nel capoluogo d’Abruzzo. Per una volta, l’Italia non solo non si fa trovare impreparata, ma addirittura è considerata un’eccellenza nel mondo del 5 G. Il nostro Paese sta portando avanti una sperimentazione avanzata, si stima che saremo ai vertici della cosiddetta First 5G Wave, ovvero il primo gruppo di nazioni che adotterà le nuove reti. Che America, Corea e Giappone sarebbero stati tra i primi ad attivare reti di nuova generazione era noto, meno certo era il posizionamento dell’Europa. Ora, anche grazie a Centri come quello aquilano, gli operatori sono pronti e il 5G è quasi pronto al decollo. Che il 5 G rappresenti un’occasione preziosa ne è convinto anche Benoit Hanssen, Direttore Technology Wind Tre, il quale nel corso dell’inaugurazione aquilana ha dichiarato:

“Una rapida adozione del 5G rappresenta per l’Italia un’opportunità per riconquistare la leadership tecnologica e di business. Stiamo collaborando con partner industriali e istituzionali per definire tutti i requisiti necessari affinché il lancio dei servizi avvenga il prima possibile. Attraverso la sperimentazione 5G a L’Aquila, che Wind Tre sta guidando, abbiamo l’obiettivo di esplorare e testare nuove tecnologie e idee di business. Per questo collaboriamo con varie aziende, fornitori di tecnologia, Università e altri partner istituzionali. Penso che il centro di ricerca ZTE darà un ulteriore importante contributo allo sviluppo del 5G in Italia“.

Ma quali sono esattamente le nuove frontiere che apre il 5 G e come la nuova tecnologia condizionerà la vita quotidiana dei cittadini? A spiegarlo al microfono di Rete8 è stato il director business development di Qualcomm, Sebastiano Di Filippo, anch’egli presente all’inaugurazione aquilana.

 

Marina Moretti: