E’ partita la grande maratona jazz di due giorni con eventi nelle piazze e nei cortili dell’Aquila
A tutto Jazz. L’Aquila saluta l’estate con una due giorni ricca di eventi dal mattino sino alla sera: concerti, street band in giro per la città, laboratori, presentazioni di libri e grandi ospiti.
Più di 300 musicisti in città con l’improvvisazione tipica del jazz che la farà da padrone, in 18 location pensate per rendere l’evento itinerante e aperto a tutti.
L’apertura della fortunata rassegna al Conservatorio. Al Casella si è esibita la Big Band a dare lo start ad un evento che quest’anno più che mai vede la collaborazione con tante realtà ed istituzioni del territorio.
Un concerto impeccabile e applaudito quello della Big Band che ormai è un punto fermo del festival del jazz.
Ma gli eventi sono davvero tantissimi, a tutte le ore e per tutti i gusti con il gran finale con Peppe Servillo e l’Avion Travel e Medit Orchestra a chiudere il sabato.
Anche la domenica sarà molto intensa con l’omaggio al Parco della Memoria alle vittime del sisma e con tanti concerti in giro per la città col gran finale al Parco del Castello dove vengono assegnati anche dei premi ogni anno.
La manifestazione del jazz chiuderà così l’estate con l’arrivederci al prossimo anno quando L’Aquila sarà capitale italiana della cultura. Una rassegna che ormai cammina con le proprie gambe e che è arrivata all’undicesima edizione.
Sembra ieri quando alle 99 Cannelle si parti’ con questa impresa alla quale forse in pochi avevano creduto, invece è divenuto un appuntamento stabile, fisso, l’unica rassegna che dal 2015 ad oggi ha portato nel capoluogo più di 4000 nomi importanti del jazz.
A fare il punto è il presidente di Jazz all’Aquila Corrado Beldì, presente al concerto al conservatorio Casella per un saluto iniziale. Lui c’è stato sin dalla prima edizione, ricorda, e oggi si è arrivati alla undicesima con il tema “L’Aquila imprevista”. Una città che ce l’ha fatta e che non è più quella del terremoto, è una città viva che si è rialzata con luoghi nuovi, ripensati e finalmente accessibili.
