L’Aquila, l’Aifa approva mix di vaccini ma non mancano le perplessità

L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato nella serata di ieri  la vaccinazione mista per gli under 60 che abbiano ricevuto una prima dose di AstraZeneca, ma le Regioni continuano ad andare in ordine sparso.

Chi si adegua alle indicazioni e chi continua a dire no al mix di vaccini. A L’Aquila da un paio di giorni negli hub vaccinali si stanno facendo i richiami alle persone che già avevano avuto la prima dose di AstraZeneca. Tutto si sta svolgendo regolarmente e al momento sarebbero poche le rinunce alla seconda dose mista, il cosidetto mix, lo switch in termini tecnici disposto dal Ministero della Salute che prevede che le persone possano avere la seconda dose di Pfizer o Moderna.

In città si sono già fatte diverse somministrazioni di seconda dose con Pfizer agli Under 60 che avevano ricevuto la prima di AstraZeneca ma non mancano le perplessità e i timori e si sono presentate negli hub anche persone che avrebbero voluto pure la seconda dose di AstraZeneca o che hanno rifiutato in sede il richiamo misto. Tra le persone che hanno avuto la seconda dose di Pfizer c’è Fabiana Milani, un’aquilana che ammette di aver avuto qualche perplessità ma alla fine ha vinto la voglia di terminare il ciclo vaccinale, visto come unica strada per uscire dalla pandemia.

Ora il timore è quello legato alle dosi, ci sono circa 10 mila persone in provincia che dovranno avere la seconda dose di Pfizer tra fine luglio e agosto. Tra oggi e domani intanto è prevista la consegna di ulteriori dosi perché entro fine mese vanno assicurati circa 2000, 2500 richiami. Per il dottor Enrico Giansante, direttore del dipartimento di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica non devono esserci timori nel ricevere la seconda dose di un vaccino diverso e, nonostante le paure, le rinunce al momento sono state davvero poche come conferma lui stesso.

Nella foto i medici Domenico Pompei ed Enrico Giansante