Dopo due incontri dedicati alla situazione della Aura di L’Aquila, i sindacati temono per il futuro dei lavoratori
A entrambi gli incontri, in Prefettura il 23 luglio e in Regione Abruzzo il 30 luglio, l’azienda ha partecipato da remoto con una rappresentanza di consulenti e con l’ex amministratore delegato. Le dichiarazioni fornite dal management aziendale non hanno affatto rassicurato i sindacati, che parlano di “situazione già grigia, diventata ancora più scura”
<Rimane alquanto misterioso il motivo per cui nell’autorevole sede Istituzionale quale la Prefettura, sia sfuggito all’azienda un particolare non di poco conto e alquanto preoccupante come il passaggio da società Spa a Srl effettuato negli ultimi giorni (quali le vere intenzioni?) e come le risposte alle domande da parte del sig. Prefetto, siano state date da chi era e non è più amministratore delegato della Aura Spa e non da chi invece oggi è amministratore unico.
In sede prefettizia, – scrivono le segreterie provinciali di L’Aquila e le Rsu AURA Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil – l’azienda non solo ha confermato l’esubero dei lavoratori, anche se le linee dovessero arrivare a saturazione, ma ha anche annunciato di aver avuto una risposta “non favorevole” da ERION (uno dei consorzi per il quale lavorano) riguardo la gara a cui stanno partecipando per l’assegnazione dei Raee per il futuro (da ottobre in poi) se non quello domestico, le lavatrici, che hanno un margine irrisorio di guadagno e materiale che il progetto iniziale di Aura – Accord Phoenix non aveva inserito nel processo produttivo>.
Una ulteriore preoccupazione riguarda la proroga delle ulteriori 13 settimane (le ultime) della CIGO, scaduta il 27 luglio 2025: l’azienda ha preannunciato che non sarà disponibile ad anticipare la cassa integrazione, come accaduto fino ad oggi in continuità, ma che vorrebbe richiedere il pagamento diretto da parte dell’INPS. Secondo i sindacati questo metterebbe in forte difficoltà le lavoratrici e i lavoratori, viste le tempistiche non brevi, aggravate dalle ferie agostane, per la verifica e l’approvazione della CIGO con pagamento diretto dell’INPS. Senza contare che l’INPS potrebbe anche respingere la richiesta non condivisa dai sindacati. Gli stessi citano a supporto la non compatibilità tra la cassa integrazione ordinaria e le dichiarazioni di esubero nel piano industriale presentato per il 2025.
<Risulta difficile, dopo alcune affermazioni da parte dell’azienda (“A dicembre di fretta e furia abbiamo dovuto firmare il preliminare”, come se qualcuno li avesse obbligati, o “Mival è intervenuta non tanto per mandare in liquidazione, ma perché abbiamo visto un affare”, oppure “L’azienda è un gioiellino perché ha delle autorizzazioni particolari e, se mandata avanti in modo determinato, poteva diventare una grandissima società come non lo era mai stata, l’intenzione di Mival non è quella di mandare in vacca la società come si dice in Bresciano”) non domandarsi se questi signori siano degli “ingenui ma buoni” o “persone che non dicono le verità”, dubbio insinuato anche alle Istituzioni. A fronte di così colorite dichiarazioni, sottolineando che le parole hanno sempre un peso, ci viene il dubbio se qualcun” abbia in fretta e furia fatto o “costretto” (?) a firmare un preliminare alla Mival? E perché?
Adesso, nessuno, ne tantomeno una società o dei personaggi elvetici, popolo tanto elogiato per la precisione e la correttezza, può pensare di venire sul nostro territorio, Aquilano e Abruzzese, a fare affari sulla pelle delle persone, su investimenti e finanziamenti pubblici che sono stati fatti dopo l’evento sismico del 2009 e pensare che gli interlocutori, tutti, abbiano un anello al naso! Non permetteremo a nessuno di venire a farsi due risate e fare un affare o spostare economie aziendali o investimenti pubblici. Porteremo all’attenzione degli “organismi di controllo italiani” la questione, per tutelare i lavoratori riguardo la responsabilità sociale delle imprese e mettere in sicurezza ciò che per la Costituzione Italiana ha un valore che va oltre il mero profitto aziendale>.