L’Aquila: dopo gli arresti scattano anche 23 Daspo Willy. Interdette anche 7 scuole

Arrivano ben 23 Daspo Willy firmati dal questore Enrico De Simone nei confronti di altrettanti giovani indagati a vario titolo per spaccio di stupefacenti, lesioni aggravate, risse, estorsioni e stalking anche nei confronti di minorenni

Un provvedimento che segue l’operazione congiunta di Polizia e Carabinieri, diretta dal Procuratore della Repubblica per i minorenni, di martedì. Il questore Enrico De Simone ha spiegato trattarsi di giovani “con una certa pericolosità sociale quindi il Daspo nella speranza di scongiurare condotte simili o peggiori”. Una attività investigativa che ha tratto spunto da episodi di violenza commessi in centro storico durante l’ultimo anno con protagoniste  baby gang che hanno terrorizzato la popolazione. Gli indagati in totale sono stati 32: 13 i sottoposti a misure cautelari.

Grazie al lavoro della divisione Anticrimine sono stati emessi i Daspo che vanno da un massimo di 36 mesi ad un minimo di 18. I 23 giovani non potranno avvicinarsi ad una serie di locali e neanche ai plessi scolastici dove sono stati accertati degli episodi. Questo anche per consentire il ritorno alla normalità delle attività commerciali e dei cittadini.

I luoghi interdetti sono numerosissimi. Ci sono 7 scuole e 62 tra bar e locali pubblici nell’area del centro. Interdetta completamente quindi la frequentazione delle scuole e dei luoghi attigui e quasi tutta la zona del centro storico. La violazione prevede reclusione e multa. Il questore ha spiegato che si vigilerà moltissimo.

“Avevo sempre detto – ha ribadito De Simone – sin dal momento del mio insediamento che non volevamo evitare la movida ma renderla godibile nel rispetto delle regole. Questo provvedimento dimostra che la prevenzione e la repressione camminano in contemporanea. Abbiamo emesso il provvedimento d’urgenza per il pericolo di reiterazione dei reati quando finirà il periodo del provvedimento cautelare. I Daspo riguardano a vario titolo sia i detenuti in carcere, quelli in comunità e quelli ai domiciliari, sia alcuni degli indagati. Vogliamo garantire la tutela dei minori nell’ambito delle scuole e la ‘movida’ natalizia che a breve inizierà. L’Aquila merita il divertimento in tranquillità. Se le regole vengono violate allora interveniamo. Ad esempio noi, Polizia, da protettori degli aggrediti siamo diventati oggetto degli stessi aggressori”. Il Questore ha fatto riferimento alle aggressioni subite dalle pattuglie in servizio di notte nei mesi estivi.