L’Aquila: Celestino V e la Perdonanza in un librogame

“La maschera di Celestino V” è il librogame scritto a 4 mani dai giornalisti aquilani Alberto Orsini e Angelo De Nicola

In attesa della Perdonanza Celestiniana, quest’anno impreziosita dalla visita di Papa Francesco, esce questo librogame che coniuga l’esperienza di Orsini nel mondo interattivo, e non solo, con quella di De Nicola, studioso di Celestino tra i più rinomati: un libro di molti anni fa trasformato in un’opera investigativa che si svolge proprio nei giorni della Perdonanza all’Aquila col rischio di un attentato al Papa.

“E’ una particolare forma di letteratura di libro gioco – ha detto il sindaco Biondi durante la presentazione – ma l’aspetto importante di questa pubblicazione è che partendo da un testo di approfondimento scientifico, come quello che Angelo scrisse nel 2005, se vogliamo anche un po’ per addetti ai lavori, Alberto ha applicato questa forma di gioco per cui il libro rimanda a vari finali. E’ una scrittura molto innovativa e credo avrà il merito di essere un elemento per promuovere la figura di Celestino anche tra i più giovani avvicinandoli ad una delle vicende più importanti della storia dell’Aquila”.

“E’ una pubblicazione diversa, il primo libro game ambientato all’Aquila – spiega Orsini – che non si rivolge solo ai giovani ma ad un pubblico diverso. Bisogna lavorare per far conoscere sempre più la figura di Celestino V, fuori dall’Aquila, non solo come il Papa del gran rifiuto”.

“Io mi prendo la soddisfazione di aver avuto ragione scrivendo il libro anni fa. Speriamo di vincere questa scommessa – commenta De Nicola- perché la Perdonanza non è conosciuta: molto conosciuto è il messaggio di Celestino ma la Perdonanza no. Soffre di un gap di conoscenza che bisogna recuperare perché rispetto alla figura di Celestino che ha a che fare con la religione, la Perdonanza è un fatto laico. Occorrono operazioni come questa, spero, per cercare di divulgare a pubblici diversi. Nella versione originale c’è un sindaco con la cravatta, Tempesta, che all’epoca ebbe l’idea di trasportare la bolla dal Comune alla libreria Colacchi suscitando un’onda emotiva fortissima. Ci furono polemiche. Questa operazione singolare del sindaco Tempesta invece può avere un senso”.