L’Aquila capitale della cultura 2026, approvato il disciplinare

Un altro passo avanti verso il 2026, anno in cui L’Aquila sarà Capitale italiana della cultura: approvato il disciplinare del Ministero

La Giunta comunale di L’Aquila ha approvato lo schema di disciplinare d’obbligo trasmesso dal Ministero della Cultura che fissa le modalità e i termini per la fruizione del contributo di 1 milione di euro destinato alla realizzazione del programma ufficiale.
Parallelamente, con un apposito atto di indirizzo, l’amministrazione comunale ha dato mandato a tutti i settori dell’ente – ciascuno secondo le proprie competenze – per l’organizzazione della cerimonia inaugurale e delle iniziative che daranno il via, nei primi mesi del 2026, all’anno della Capitale. La data e la modalità di svolgimento saranno comunicate prossimamente.
“Un evento – si legge nella nota del Comune – che sarà non solo simbolico, ma anche logistico e operativo: l’avvio ufficiale di un palinsesto articolato, che coinvolgerà istituzioni culturali, realtà del territorio, cittadini e visitatori. L’obiettivo è quello di restituire pienamente il senso di una città che si è rigenerata attraverso la cultura, facendo di essa una leva di sviluppo, coesione, innovazione e identità”.
Il programma prenderà forma anche grazie alle risorse stanziate con il Programma RESTART 2 che ha destinato al Comune dell’Aquila oltre 17 milioni di euro per interventi di sviluppo culturale nel cratere sismico abruzzese, tra cui 4 milioni specificamente dedicati a L’Aquila Capitale della Cultura 2026.
“Con l’approvazione del disciplinare ministeriale e l’avvio del percorso verso la cerimonia inaugurale – dichiara il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi – consolidiamo una visione che abbiamo costruito nel tempo: L’Aquila città della cultura, della memoria, dell’identità e del futuro. La designazione è il risultato di una strategia che ha unito istituzioni, associazioni e cittadini, e che trova oggi uno dei suoi snodi più concreti. Ma il nostro obiettivo non si esaurisce nella celebrazione: vogliamo che il 2026 sia l’anno della piena rinascita culturale, sociale ed economica della città, in dialogo con l’Italia e con l’Europa”.
L’amministrazione ha inoltre avviato le interlocuzioni con i vertici dello Stato per la definizione della data della cerimonia inaugurale e ha attivato il gruppo di lavoro intersettoriale per la sua realizzazione, che prevede l’allestimento degli spazi, la gestione della sicurezza, la comunicazione, la promozione e tutti gli aspetti logistico-organizzativi.
“Il 2026 non sarà solo l’anno della cultura, ma anche quello della consapevolezza di un nuovo ruolo per L’Aquila: un centro propulsivo per l’intero Appennino e le aree interne del Centro Italia, capace di attrarre talenti, investimenti e narrazioni positive, mettendo a valore la propria storia e proiettandosi verso il futuro”, conclude Biondi.