L’Aquila, al Comune crisi rientrata e il centrodestra rilancia Biondi

Il sindaco reintegra gli assessori della Lega che potrebbe perdere la guida dell’Ama. Il centrodestra rilancia Biondi per le prossime amministrative

Nessun movimento diverso o particolare in seno alla giunta comunale.

Tutto resta tale e quale a prima della crisi di maggioranza del Comune dell’Aquila.

Il centrodestra si dichiara unito, anzi fa di più, rilancia la candidatura di Biondi per le amministrative del 2022 e lo si evince chiaramente dalla nota diffusa dai coordinatori regionali del centrodestra.

Due righe di comunicato invece hanno annunciato ieri pomeriggio a sorpresa il reintegro in giunta dei tre assessori leghisti defenestrati dal sindaco Pierluigi Biondi dopo una crisi durata ben 13 mesi che, per il primo cittadino, non ha paralizzato l’attività amministrativa, per l’opposizione ovviamente si.

Il sindaco non ha fatto commenti, ha solo annunciato la firma del decreto che rimette a posto Fabrizio Taranta all’ambiente, Fabrizia Aquilio al turismo e Daniele Ferella all’urbanistica.

Nessun cambiamento e salvo è anche l’assessorato di Vittorio Fabrizi, alle opere pubbliche, di cui si era parlato paventando una sostituzione che avrebbe fatto male ad un tecnico che piace a destra e sinistra per le sue capacità.

Ma tutto ha un prezzo e potrebbe essere la guida dell’Asm, la municipalizzata che si occupa del trasporto pubblico locale.

A breve scade il mandato del leghista Gianmarco Berardi, al suo posto potrebbe andare una persona in quota Fratelli d’Italia e potrebbe essere un tecnico vicino all’assessore regionale Guido Liris.

Il confronto tra il Carroccio e Biondi è stato durissimo in questi mesi con continui botta e risposta. Alla fine il partito del coordinatore Luigi D’Eramo ha firmato pure un documento in cui si riconosce la qualità amministrativa targata Biondi degli ultimi tre anni.

Nel documento diffuso a fine crisi i coordinatori regionali dei partiti fanno quadrato attorno alla figura del sindaco e si dicono uniti. La crisi in Comune è durata più di un anno, iniziata col mancato voto del partito al bilancio di previsione e culminata il 14 luglio scorso quando in consiglio il capogruppo Francesco De Santis dichiarò di vergognarsi dell’azione amministrativa.

Ora, tutto cambia per restare uguale insomma, e l’opposizione è molto critica. Il consigliere Lelio De Santis si chiede che senso abbia tutto questo e sostiene che l’attività del Comune ha risentito notevolmente della situazione.