Lanciano: metalmeccanici in corteo dall’Abruzzo e dal Molise

A Lanciano oggi in corteo centinaia di lavoratrici e lavoratori arrivati da tutto l’Abruzzo e dal Molise per lo sciopero di 8 ore indetto da Fim, Fiom e Uilm

Hanno sfilato per le vie del centro di Lanciano i lavoratori del settore metalmeccanico per lo sciopero nazionale di otto ore proclamato da Fim, Fiom e Uilm. Alla manifestazione hanno preso parte delegate e delegati provenienti da ogni angolo di Abruzzo e Molise.

Il corteo è partito da via Caduti di Nassiriya e ha attraversato le vie cittadine per confluire in piazza Plebiscito, dove dopo le 10 si è aperta la ufficialmente la manifestazione con gli interventi dal palco.

La protesta punta ad ottenere maggiori tutele per lavoratrici e i lavoratori del comparto e al rispetto dei contratti nazionali, ma anche a rilanciare l’industria metalmeccanica e ad investire di più per la sicurezza sul lavoro.

“Oggi siamo stati a Lanciano, per manifestare anche in presenza accanto alle lavoratrici e ai lavoratori metalmeccanici, perché la loro è una mobilitazione forte, giusta, necessaria. Pienamente condivisibile l’esigenza di riaprire il tavolo delle trattative del contratto collettivo nazionale di lavoro. Un rinnovo fermo, come sono ferme le risposte su salario, orario, sicurezza, diritti e contrasto alla precarietà”, così il segretario regionale del PD Daniele Marinelli con il capogruppo consiliare PD Silvio Paolucci e il segretario provinciale Leo Marongiu sulla mobilitazione di FIM CISL, FIOM CGIL, UILM UIL.

“La mobilitazione è un segnale chiaro della determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici stanchi di essere ignorati. Sono scesi in piazza per a farsi ascoltare e per pretendere ciò che è giusto. Il Partito Democratico Abruzzo è al loro fianco, con la stessa convinzione con cui abbiamo portando avanti il nostro impegno sui referendum per il lavoro promossi dalla CGIL, contro ogni forma di sfruttamento e precarietà e per una dignità che, purtroppo bisogna difendere e continuamente riaffermare. Le crisi industriali che colpiscono il nostro territorio meritano risposte vere, strutturali, durature che al momento non ci sono. Serve una strategia nazionale sull’industria e una Regione capace di essere alleata di chi lavora, non spettatrice inerte o capace solo di fare spot per cercare di scrollarsi di dosso responsabilità e insuccessi. Il nostro impegno continuerà in ogni sede istituzionale, nei territori, nelle piazze e tra le persone. Perché la dignità del lavoro non si discute, si difende”.