Incendi costa Adriatica: tante aziende agricole colpite dai roghi, la Cia alle prese con danni e stime

La colonna di fumo a Ortona, in contrada Peticcio

Gli incendi delle ultime ore sulla costa Adriatica hanno distrutto non solo gran parte della vegetazione ma anche diversi terreni coltivati. Ad aggravare la conta dei danni, infatti, è la stima delle aziende agricole colpite dal rogo.

Nei prossimi giorni cercheremo di quantificare i danni e studiare proposte concrete per ottenere adeguati sostegni alle aziende agricole danneggiate”, afferma Nicola Sichetti, Presidente di Cia-Agricoltori Italiani Chieti-Pescara. “Durante la stagione estiva il rischio di incendi aumenta notevolmente soprattutto quando, oltre al grande caldo, si verificano venti forti. Se a tutto ciò si aggiunge anche l’abbandono e l’incuria dei terreni, con il proliferare di rovi e sterpaglia, le conseguenze in caso di incendio sono devastanti, come quelle che abbiamo vissuto nelle ultime ore”.

L’agricoltura riveste un ruolo importante nel presidio, nella custodia e nella gestione del territorio, compreso la prevenzione di incendi e altri disastri ambientali. Gli agricoltori oltre a tenere necessariamente puliti i propri appezzamenti possono svolgere, anche in convenzione con gli enti locali, interventi di manutenzione ordinaria del territorio circostante per la cura e l’eliminazione della vegetazione in eccesso, per la pulizia dei canali e dei bordi delle strade, per il consolidamento dei versanti.

 

“La nostra organizzazione –  continua Sichetti – da sempre è impegnata in questo senso. Ci preme ringraziare tutte le persone e in modo particolare gli agricoltori che in queste ore si stanno adoperando in prima persona per spegnere questi incendi, utilizzando attrezzature proprie e rischiando la propria incolumità per garantire la sicurezza di tutti”.