Il caso di Castel di Sangro: “Nessun vaccino sprecato”

Il caso di Castel di Sangro, per quel che riguarda la somministrazione dei vaccini, balza agli onori delle cronache nazionali con un servizio andato in onda su Rai Uno alla Vita in Diretta.

Nello scorso weekend, infatti, nel centro montano guidato dal sindaco Angelo Caruso, erano previste le somministrazioni di 160 vaccini Pfizer e 80 di AstraZeneca per il personale scolastico. In molti però ha vinto la diffidenza, dopo il caso dei presunti rischi poi rientrato, e diverse persone si sono lasciate influenzare dal clamore che si è scatenato attorno al vaccino anglo – svedese.

Il risultato è stato che 60 persone hanno detto no ma, grazie ad una lista alternativa preparata, nessuna dose è andata sprecata, come ha spiegato il sindaco Angelo Caruso. Una lista fatta in autonomia aperta anche a categorie diverse ma a rischio. Castel di Sangro, dopo le restrizioni imposte dalla Regione, è attualmente zona rossa ma la situazione, sostiene Caruso, sta migliorando e ci sono persone che si stanno negativizzando per cui si spera di uscire presto da questa situazione, dice.