Il 21 gennaio è la giornata mondiale degli abbracci

Il 21 gennaio ricorre la giornata mondiale degli abbracci. Istituita in America per contrastare la tristezza che accompagna la fine delle festività natalizie, oggi rappresenta l’occasione per ricordare a tutti i benefici salutari derivanti dall’empatia e dalla vicinanza

LE ORIGINI
Istituita in America nel 1986 da Kevin Zaborny con l’obiettivo di contrastare la sensazione di malinconia che si accompagna alla fine delle festività natalizie, la giornata mondiale degli abbracci ricorre il 21 gennaio. L’evento fu celebrato per la prima volta a Clio, nel Michigan, per poi farsi strada negli Stati Uniti e nel resto del mondo.

I BENEFICI DI UN ABBRACCIO
È scientificamente provato che abbracciarsi fa bene. Simbolo per eccellenza di empatia e vicinanza nel mondo animale, le qualità curative e benefiche degli abbracci sono da sempre oggetto di studio. Abbracciarsi per almeno 20 secondi, favorisce il rilascio di ossitocina, un ormone che aiuta a ridurre stress, malumore e tristezza, migliorando anche le prestazioni del sistema immunitario, la pressione sanguigna e riducendo il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari.

ABBRACCIARSI RAFFORZA IL SISTEMA IMMUNITARIO
Una ricerca della Carnegie Mellon University nell’americana Pittsburgh, ha dimostrato che le persone che si abbracciano con frequenza hanno meno possibilità di ammalarsi, grazie alla diminuzione degli ormoni dello stress.
Lo studio ha selezionato un campione di 404 persone, propense ad abbracci duraturi e quotidiani, che poi sono state esposte a un comune virus respiratorio (raffreddore): gli stessi hanno dimostrato di ammalarsi meno o di guarire più velocemente rispetto a chi non si abbracciava.

LA SICUREZZA DI UN ABBRACCIO
Essenziali nei bambini, che in un abbraccio trovano sicurezza e protezione, anche in ragazzi e adulti un abbraccio dimostra tutto il suo potere benefico, migliorando lo sviluppo cognitivo e fisiologico.

DOVE CI SI ABBRACCIA DI PIÙ
Secondo uno studio del Pew research center, sarebbero italiani e spagnoli i popoli più propensi all’abbraccio come forma di saluto. I popoli nordici e scandinavi utilizzerebbero invece saluti più formali.