Guerra Ucraina, la Protezione civile ancora impegnata nell’accoglienza dei profughi in Abruzzo

Continua l’accoglienza dei profughi ucraini in Abruzzo, regione che si è mostrata solidale con una capillare rete di accoglienza messa in piedi dalla Protezione civile che si è dotata anche di un portale per meglio convogliare le richieste e organizzarsi in modo adeguato

Finalmente si è sbloccata anche la vicenda del contributo di sostentamento per le persone che si organizzano al di fuori dei centri di accoglienza ufficiali. Contributo che dunque può essere erogato tranquillamente. Un fatto importante perché così l’accoglienza si comincia a strutturare anche al di fuori degli alberghi messi a disposizione. A fare il punto il direttore dell’agenzia regionale di protezione civile Mauro Casinghini. Il dato più aggiornato parla di 5321 ucraini accolti in regione, i minori sono 1216.

La Provincia con maggiore concentrazione di profughi accolti rimane Teramo, seguita da Pescara, L’Aquila e Chieti. Nei giorni scorsi sono arrivati a Giulianova 103 minori senza genitori con dieci accompagnatori, arrivo programmato che si è riusciti a gestire bene con prefettura e tribunale dei minori di concerto con le autorità polacche e ucraine. Servono ancora beni di prima necessità. Di qui l’appello di Casinghini a donare ancora e soprattutto alle associazioni di volontariato per mettere in piedi attività ludico ricreative per i bambini in estate per rendere la permanenza meno traumatica e più serena per i piccoli.