Gran Sasso e sicurezza, dibattito acceso: per Faccia va applicata la “Reasta”

Sicurezza in montagna e questione del pagamento dei soccorsi. Per il maestro di sci Luigi Faccia basta applicare la legge Reasta

La questione dei cinque escursionisti, uno dell’Aquila e gli altri del teramano recuperati grazie ai battipista del Centro Turistico del Gran Sasso in montagna in condizioni meteo complicate e dopo un grande spiegamento di forze che ha visto impegnati i volontari del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino, le Fiamme Gialle del Soccorso Alpino, Vigili del Fuoco e Carabinieri assieme agli operatori del Centro Turistico, ripropone la questione della sicurezza in montagna.

Il Centro Turistico potrà far pagare il conto, ci sarà anche la sanzione amministrativa per aver violato le norme anti Covid. Fatto sta che sono diverse le questioni sul piatto.

Per il maestro di sci Luigi Faccia sarebbe opportuno predisporre un’assicurazione anche per gli escursionisti e non solo per le attività sportive, c’è una legge regionale, la Reasta, che va solo applicata e disciplina anche l’eventuale pagamento del soccorso, anche se il buon senso di ognuno dovrebbe guidare le persone quando si va in montagna evitando queste situazioni.

Poi c’è un’altro aspetto, quello dei professionisti della montagna spesso poco considerati, in questo caso come in altri invece hanno dimostrato la loro essenzialità ribadisce il direttore della scuola sci Assergi – Gran Sasso, Luigi Faccia.

Il servizio del Tg8