Giulianova: dai domiciliari al carcere per minaccia aggravata e porto abusivo d’armi

Era già ai domiciliari e non potendosi allontanare, perchè con obbligo di braccialetto, si avvale di un amico per minacciare un tizio al quale aveva prestato soldi a strozzo. I carabinieri di Giulianova hanno scoperto il tutto e il 31 enne è passato dai domiciliari al carcere.

L’uomo, che già si trovava a casa ristretto ai domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico, nei giorni scorsi aveva prestato una somma di denaro ad un suo conoscente, concordandone la restituzione in una settimana. Il beneficiario, però, essendo già in gravi ristrettezze economiche, non è riuscito ad onorare il debito come pattuito. A questo punto il giuliese ha iniziato un’ incessante opera di minacce telefoniche a carico dell’amico per ottenere, con la forza, la restituzione del denaro. Siccome questi tentativi non andavano a buon fine, l’uomo, non potendo uscire di casa poiché il braccialetto ne avrebbe segnalato ai Carabinieri l’allontanamento dal domicilio, tre giorni fa si è rivolto ad una terza persona ingaggiandola per ottenere la restituzione del debito.Con tanto di coltello a serramanico puntato alla gola la minaccia avviene in un bar persino davanti ad alcuni clienti. Le indagini hanno permesso di acquisire importanti elementi probatori che hanno convinto il giudice ad aggravare la misura cautelare degli arresti domiciliari, ripristinando quindi la detenzione in carcere, a Vasto. L’incaricato di esigere la restituzione del denaro è stato invece denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo per minaccia aggravata e per porto abusivo di armi. Il coltello, in seguito alla perquisizione, è stato trovato e sequestrato.