Giro d’Italia: a Campo Imperatore trionfa l’italiano Davide Bais

Tagliato il traguardo della 7^ tappa del 106° Giro d’Italia: la carovana rosa raggiunge le altitudini del Gran Sasso a Campo Imperatore tra due muri di neve. Trionfa l’italiano Davide Bais

IL VINCITORE. Davide Bais, corridore italiano del team Eolo-Kometa, ha prevalso sul ceco Karel Vacek e sull’altro italiano Simone Petilli, dopo 215 km di fuga. Il gruppo di testa si è infatti imposto dai primi chilometri, staccando da subito il resto della carovana rosa. Il traguardo è stato tagliato a quota 2.130 metri di altitudine. Per il 25enne Davide Bais, originario di Rovereto, si tratta della prima vittoria in carriera.

LA MAGLIA ROSA. Il norvegese Andreas Leknessund (Dsm) resta al comando della classifica generale anche dopo la 7^ tappa del 106° Giro d’italia, da Capua a Campo Imperatore di 218 chilometri.

IL RITORNO IN ABRUZZO. In occasione della 7^ tappa del 106° Giro d’Italia, la carovana rosa è tornata in Abruzzo. Dopo la grande partenza sulla costa dei trabocchi e la seconda e la terza tappa che hanno toccato la riviera adriatica e altri comuni abruzzesi, i corridori in gara sono tornati in Abruzzo per essere infine accolti a Campo Imperatore, dopo un percorso che nel tratto finale è stato caratterizzato da  pendenze del 13%.

IL PERCORSO. I 218 km della tappa odierna si sono snodati inizialmente con i primi 90 km lungo strade a scorrimento veloce che hanno attraversato i territori comunali di Isernia e Rionero Sannitico con carreggiata ampia, ben pavimentata e con alcune gallerie ben illuminate. Poi la salita di Roccaraso (GPM), seguita dalla lunga discesa fino a Sulmona e Popoli. Dopo Bussi sul Tirino è stata la volta della salita finale di circa 45 km, intervallati da brevissime contropendenze e suddivisi nella classificazione del GPM in due parti: la prima fino a Calascio e la seconda più breve e pendente fino all’arrivo. L’ultimo tratto del percorso di 7 km è stato caratterizzato da una forte ascesa: superati i 2.000 metri su una strada di media ampiezza con alcuni tornanti e pendenza attorno al 9% con picco massimo del 13%; poi l’ultimo rettilineo di 120 metri in asfalto con linea di arrivo larga 7 m.

IL GRAN SASSO PROTAGONISTA. Anche in questa occasione l’Abruzzo ha mostrato scenari incantevoli. L’arrivo a Campo Imperatore ha reso il Gran Sasso protagonista indiscusso della 7^ tappa del 106° Giro d’Italia.

«La tappa di oggi ha saputo regalarci emozioni irripetibili in uno scenario mozzafiato reso ancor più suggestivo dalla densa coltre di neve», ha dichiarato il vicepresidente della Regione Abruzzo con delega all’ambiente e ai parchi, Emanuele Imprudente, al termine della settima tappa della corsa rosa. «L’arrivo in cima al Gran Sasso è stato un momento di promozione straordinario per L’Aquila, per il nostro Abruzzo che ha mostrato all’Italia e al mondo intero la bellezza di un massiccio monumentale.
Questa edizione del Giro, che vede la nostra regione ormai protagonista nel panorama ciclistico nazionale e internazionale, deve rappresentare un volano di sviluppo per l’Abruzzo montano e porre le bellezze naturalistiche, paesaggistiche dei nostri Appennini e le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio al centro di un turismo in quota che duri 365 giorni l’anno.
Dobbiamo puntare anche a una sorta di destagionalizzazione, per far sì che la montagna diventi non solo neve ma una destinazione da vivere a 360 gradi in tutti i mesi dell’anno.»