Francavilla, coppia del clan camorristico Belforte in carcere per spaccio e usura

Coppia affiliata al clan camorristico Belforte di Marcianise, in provincia di Caserta, arrestata a Francavilla dalla squadra mobile della Questura di Chieti. La coppia è stata condannata per spaccio e usura, il marito anche per corruzione e incendio. E il Tribunale confisca loro tutti i beni.

La coppia di coniugi di origine casertana da qualche mese era domiciliata a Francavilla. L’uomo di 52 anni e la donna di 49 anni, erano entrambi colpiti da un’ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Napoli, devono scontare la pena di 4 anni e 9 mesi di reclusione lui e 5  anni, 3 mesi e 11 giorni lei. Entrambi sono stati infatti condannati in via definitiva per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per usura, il marito anche per corruzione e incendio. Per tutti i reati è stata riconosciuta l’aggravante dell’appartenenza ad associazione di tipo camorristico.

I fatti si riferiscono al 2015 quando la Direzione distrettuale antimafia di Napoli, al termine delle indagini della polizia di Stato di Caserta, ha emesse un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 16 persone appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti (in particolare hashish e cocaina) soprattutto nel Comune di Marcianise. Per gli inquirenti l’organizzazione era gestita proprio dall’uomo arrestato a Francavilla, appartenente al clan Belforte di Marcianise. Il 52enne, insieme alla moglie, fa sapere la Questura di Chieti, aveva organizzato un sistema capillare di vendita di stupefacente utilizzando anche come base un esercizio commerciale.

Nei confronti dell’arrestato, già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel Comune di Francavilla al Mare, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha recentemente disposto la confisca di tutti i beni di sua proprietà, già sottoposti a sequestro. La coppia, dopo le formalità di rito, è stata accompagnata nelle case circondariali di Lanciano e Teramo.