Forza Italia, assieme a tutto il centrodestra fa quadrato attorno al sindaco di Pescara Carlo Masci. Per Nazario Pagano il Tar ha emesso una decisone “improvvida, fuori tempo massimo e incongrua”
Tra il ricorso accolto dal Tar e la sospensiva inoltrata al Consiglio di Stato dal sindaco Carlo Masci sulle ultime elezioni amministrative del Comune di Pescara, si annuncia un’estate rovente per la politica capoluogo adriatico. La notizia di un possibile ritorno alle urne per 27 sezioni su 170 ha generato una cascata di reazioni che già alimentano il clima di una nuova campagna elettorale, in attesa del pronunciamento della magistratura.
Dal convegno sulla riforma della giustizia, organizzato da Forza Italia al Museo Michetti di Francavilla al Mare, ieri è arrivato il sostegno degli azzurri al sindaco Masci. Per il deputato Nazario Pagano, coordinatore regionale di Forza Italia, la sentenza del Tar sarebbe «improvvida, fuori tempo massimo e incongrua. Noi pensiamo che, seppure vi sono state delle irregolarità in queste 27 sezioni che rappresentano il 20% sì e no delle sezioni pescaresi, è assolutamente incomprensibile come possa essere ipotizzabile che 4/5 della città votino nel 2024 e 1/5 degli altri elettori votino un anno e mezzo dopo, in un clima completamente diverso e in una logica che non può essere quella stabilita secondo cui si vota in solo giorno, in un solo momento e in modo equilibrato in tutta la città. Quindi far votare ventisette sezioni a distanza di così tanto tempo è fuori il luogo. Poi abbiamo la certezza che anche se ci sono state delle irregolarità non avrebbero comunque inficiato il risultato di una vittoria al primo turno del sindaco Masci, perché quello che sappiamo è che, se irregolarità ci sono state, sono state comunque in consistenti e non hanno in ogni caso influenzato l’esito del voto finale».