Atteso a breve l’apposito decreto a firma del prefetto di Pescara con la data del ritorno alle urne nelle 27 sezioni in cui sono state riscontrate gravi irregolarità tali da indurre il Tar a disporre l’annullamento del voto dell’8 e 9 giugno scorsi. Ipotesi fine agosto?
Nello stesso decreto prefettizio verranno indicati anche modi e tempi per i comizi: un’estate, insomma, tutt’altro che rilassante per la politica pescarese e non solo visto ciò che è in ballo. Si attende a breve il provvedimento del prefetto del capoluogo adriatico, che comunque dovrà arrivare entro il 10 luglio. Le nuove elezioni dovranno svolgersi entro 60 giorni dalla sentenza del tribunale amministrativo pubblicata il 25 giugno scorso. Diverso potrebbe essere lo scenario in caso di ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza, con contestuale richiesta di sospensiva del provvedimento che dispone le nuove elezioni. Al momento il sindaco e la maggioranza stanno ancora valutando se fare appello.
Dallo scorso 25 giugno è partito il conto alla rovescia: entro 15 giorni dalla data di pubblicazione della sentenza la prefettura dovrà bandire le prossime elezioni amministrative. E c’è tempo, appunto, fino al 10 luglio prossimo, poi tocca al prefetto Flavio Ferdani indire le elezioni amministrative. Da quel momento, riprenderà la corsa alle campagna elettorale. Quarantacinque giorni di comizi, manifesti e annunci: in piena estate come mai prima.
IL TAR – Annullato il risultato delle elezioni comunali di Pescara in 27 sezioni. Lo ha deciso il Tar di Pescara: un anno dopo la vittoria al primo turno del sindaco Carlo Masci, alla guida di una coalizione di centrodestra, a Pescara si dovrà tornare al voto solo in queste 27 sezioni su 171 totali. Questo il verdetto del Tar dopo un ricorso presentato da due cittadini vicini al candidato sconfitto del centrosinistra, Carlo Costantini. Secondo il Tar, le elezioni pescaresi sono state segnate da schede mancanti, schede non verbalizzate, preferenze non date o dimenticate: una lunga sequenza di errori da portare fino all’annullamento del risultato.
E il Tar ha deciso anche per il “conseguente annullamento delle votazioni e del risultato della procedura elettorale qui gravata, con annullamento degli atti di proclamazione degli eletti dei candidati a sindaco e consiglieri comunali e di nomina”. Alle elezioni dell’8 e 9 giugno dell’anno scorso, Masci (Forza Italia) fu rieletto al primo turno superando lo scoglio del 50% di 584 voti: Masci vinse con il 50,95%, precedendo Costantini con 34,24%, il civico Domenico Pettinari (13,08%) e Gianluca Fusilli di Italia Viva (1,73%). Si rivoterà solo nelle sezioni: 2, 28, 31, 43, 44, 46, 55, 57, 71, 74, 89, 117, 140, 157, 166, 25, 42, 45, 47, 51, 73, 78, 90, 95, 137, 145 e 169. Tra i ricorrenti, anche l’ex consigliera del Pd Stefania Catalano, prima dei non eletti del suo partito.