Dall’Università “d’Annunzio” un test non invasivo per individuare anomalie fetali

Il test “N.I.P.T.”, acronimo di Non Invasive Prenatal Test, permette di individuare da un semplice prelievo sanguigno eventuali anomalie cromosomiche del feto.

Un altro esempio di assoluta eccellenza nel ricco carnet presente nel C.A.S.T. ( Center Advanced Studies and Technology) dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti, un test di screening sul Dna fetale  che consente, nella maggior parte dei casi, di evitare la più rischiosa ed invasiva amniocentesi, riuscendo ad individuare eventuali anomalie cromosomiche del feto da un semplice prelievo sanguigno della futura mamma. Il test può essere eseguito oltre la decima settimana di gestazione e attraverso un complesso sistema totalmente robotizzato, grazie ad algoritmi esclusivi, viene calcolata la proporzione di frammenti specifici provenienti dal feto e di rilevare eventuali anomalie nel numero di copie dei cromosomi fetali:

“I risultati vengono garantiti entro una settimana lavorativa – ci viene spiegato dal Prof. Antonio Capalbo – e per le più comuni anomalie che andiamo ad indagare l’accuratezza della diagnosi è vicina al 99,9%”

Maggiori informazioni si possono avere telefonando allo 0871-3555 251 o visitando il sito internet del C.A.S.T.:

“La cosa importante – spiega la professoressa Valentina Gatta – è che offriamo un servizio di consulenza gratuita per accompagnare le gestanti ad una scelta consapevole del test”.

Un ulteriore servizio che si va ad aggiungere agli altri importanti sistemi di diagnostica presenti nel dipartimento:

“Abbiamo già tutto ciò che riguarda la diagnostica delle malattie genetiche – precisa il Prof. Paolo Guanciali Franchi –  sta partendo tutto il settore relativo alla diagnostica delle malattie cromosomiche  ed ora anche questo importante ed innovativo test sul Dna fetale.”

Questa tecnologia verrà introdotta, presto, nei L.E.A. (Livello Essenziale di Assistenza), per cui si avrà la totale gratuità del test:

“Abbiamo contribuito a rendere l’Abruzzo prima regione italiana per capacità di sequenziamento del Covid – conclude il Magnifico Rettore Liborio Stuppia – siamo la prima regione al mondo per screening neonatali e siamo i primi ad avere la certificazione “Green Lab”, dobbiamo proseguire su questa strada.”

Il servizio del Tg8