D’Alfonso diffamato via social, sentenza della Corte d’appello

Sentenza in corte di appello a seguito della denuncia per diffamazione presentata da Luciano D’Alfonso nel 2015 nei confronti di due persone

La vicenda si riferisce al 2015, quando l’allora presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, oggi deputato, fu bersaglio di post diffamatori pubblicati su Facebook. Oggetto delle critiche era il nuovo assetto delle politiche sanitarie operato dall’allora Giunta D’Alfonso.

D’Alfonso all’epoca era anche Commissario governativo per il piano di rientro dai debiti per la Sanità. Nel post le critiche andarono ben oltre la legittima manifestazione di un’opinione personale: D’Alfonso venne accusato di essere un corruttore e un colluso in combutta con i magistrati.

In primo grado il tribunale di Lanciano aveva assolto gli imputati (per la “tenuità” del fatto) dal reato di diffamazione comunque accertato, ma aveva contestualmente condannato entrambi al risarcimento, in altra sede (quella civile), del danno arrecato a D’Alfonso, e alle spese processuali.

Ora in appello uno dei due è stato assolto con la più ampia formula “il fatto non sussiste”, mentre per l’altro è stata confermata la precedente “lieve tenuità” .