Cardiochirurgia Chieti: Rete8 entra in sala operatoria

Rete8 entra in sala operatoria per assistere ad un intervento di riparazione mitralica, con accesso mini invasivo  eseguito dall’equipe del professore Umberto Benedetto

Le telecamere di Rete8 sono entrate nella sala operatoria di cardiochirurgia per assistere ad un intervento di riparazione della valvola mitrale con tecnica mini invasiva su un paziente di 58 anni eseguito dall’equipe del professore Umberto Benedetto, direttore del Polo cardiochirurgico dell’ospedale “Santissima Annunziata”, arrivato a Chieti il 1° maggio del 2021. Leggi anche:Ospedale Chieti. Polo del cuore, Benedetto: “Ecco il piano per la rinascita”

Al Policlicnico di Chieti attualmente tutti i pazienti vengono operati con tecniche mini invasive di avanguardia, non solo limitate alla patologia della valvola mitrale e aortica ma anche al bypass coronarico e alla chirurgia dell’aorta.

Queste nuove tecniche permettono di ottenere risultati eccellenti con piccole incisioni e senza la frattura dello sterno permettendo un recupero immediato. Sono già più di 100 i pazienti trattati con queste tecniche a Chieti e non a caso l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ha inserito il “Santissima Annunziata” tra gli 11 centri di eccellenza su oltre 100 centri italiani sulla base di indicatori di qualità stabiliti dal Decreto Ministeriale 70.

Il professore Benedetto spiega che «La valvola mitralica è una delle due valvole più importanti del cuore. Funziona come un paracadute con delle corde che la mantengono nella giusta posizione. Qualche volta queste corde possono rompersi; spesso per una fragilità congenita di tali corde. Quando di rompono il flusso sanguigno rigurgita in senso opposto e questo affatica il
cuore e di conseguenza causa affanno a chi ne soffre. La chirurgica della mitrale si prefigge proprio di riparare la valvola per ripristinare il suo funzionamento e dare sollievo a chi ne è affetto.

Fino a pochi hanno fa, anche qui a Chieti, i pazienti venivano operati mediante un grande taglio al centro del petto, che prevedeva la segatura dell’intero osso sternale. Questo comporta dolore e ritardo nella ripresa oltre che un pregiudizio estetico.
Le tecniche mini invasive comprese le tecniche endoscopiche che usiamo qui a Chieti permettono di eseguire lo stesso intervento senza aprire il torace. Facendo solo piccolissime incisioni sotto l’ascella.

Queste tecniche permettono ai nostri pazienti di mettersi in piedi praticamente già dal primo giorno dopo l’intervento e di tornare ad una vita praticamente normale nell’arco di 5-7 giorni».

Al Tg8 parla un paziente 57enne operato alla valvola mitralica dall’equipe del professore Umberto Benedetto. Si chiama Carmine Ricci e al Tg8 ha detto «Ad oggi mi sento benissimo, non ho alcuna limitazione, e al mare nessuno si è accorto che sono stato operato perché non è visibile nessuna cicatrice. Sono molto contento della mia scelta di aver fatto un intervento mini invasivo qui a Chieti con l’equipe del Professore Benedetto e ringrazio tutti per l’estrema professionalità e gentilezza».

GUARDA IL SERVIZIO DEL TG8:

L’ospedale di Pescara risulta invece tra i migliori per l’oncologia chirurgica e, secondo la classifica Agenas riferita all’anno 2022, su 1.400 presidi considerati, si è collocato al 21esimo posto sui soli 32 ospedali che hanno ottenuto la certificazione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Il dato è particolarmente significativo se riferito all’area del centro sud dell’Italia, nella quale Pescara si attesta in prima posizione. Il risultato afferisce alle attività dell’unità operativa complessa (Uoc) Chirurgia generale, diretta dal dottore Massimo Basti, relativamente, in particolare, alla Chirurgia dei tumori del colon-retto; della Uoc Chirurgia toracica diretta dal dottore Marco Casaccia, per i tumori del polmone; della Uosd Senologia, diretta dal dottore Marino Nardi, per quanto attiene i tumori della mammella. L’azienda sanitaria pescarese evidenzia che il risultato è merito dei chirurghi che operano nelle sale operatorie, delle loro equipe e della equipe della dottoressa Maria Rizzi, direttrice della Uosd blocco operatorio.